La pioggia ieri ha cercato di rubare la scena al Red Bull Ring: i torrenziali acquazzoni che hanno interessato la zona del tracciato a partire dal mattino hanno rischiato di impedire ai piloti di scendere in pista per le qualifiche del Gran Premio della Stiria 2020 di Formula 1. Così non è stato: dopo un’attesa di quasi un’ora rispetto al programma, una temporanea tregua ha permesso alle monoposto di scendere in pista, calzando le gomme full wet. E da lì il meteo si è visto relegato a fare da tappezzeria: le difficili condizioni del tracciato hanno esaltato la fierezza e le doti di guida dei due maghi della pioggia, Lewis Hamilton e Max Verstappen. Nella Q3 si è consumato un duello a colpi di giri veloci tra i due capitani coraggiosi, che hanno navigato sul mare d’acqua del Red Bull Ring senza risparmiarsi.

Alla fine ad avere la meglio è stato Hamilton, forte di una W11 apparsa immacolata anche quando le condizioni della pista sembravano più adatte ad un motoscafo rispetto ad una monoposto di F1. Che la coppia Hamilton-Mercedes sia praticamente imbattibile sotto la pioggia non è una novità, visto che l’inglese ha dominato le ultime qualifiche in queste condizioni. Ma ieri Hamilton ha dovuto buttare il cuore oltre l’ostacolo, perché Verstappen, praticamente indemoniato, ha cercato di avere ragione della RB16, torello indomito sul bagnato. Anche se l’olandese non si fosse girato nell’ultimo tentativo, molto probabilmente non avremmo visto una prima fila invertita. Ma oggi, sull’asciutto, lo spettacolo sarà in ogni caso assicurato, con quei due accanto al via. 

E Verstappen sarà certamente in cerca di rivalsa, dopo lo zero della scorsa settimana sulla pista sulla quale era reduce da due vittorie consecutive. Ad incoraggiare l’olandese nella sua lotta per la vittoria penserà il convincente passo gara mostrato con le medie nelle prove libere del venerdì. Ma ad essere fondamentale sarà l’affidabilità, punto chiave per entrambi i top team. La Mercedes sembra aver trovato una soluzione ai problemi legati ai sensori del cambio, ma dovrà comunque avere un occhio di riguardo per evitare il surriscaldamento di componenti vitali come la power unit, specie visti i ritiri delle vetture clienti sette giorni fa. Ma lo stesso Verstappen è reduce da un ko tecnico. 

Pronto ad approfittare di eventuali defaillance dei piloti di testa è Carlos Sainz, splendido terzo sotto la pioggia della Stiria in qualifica. Il miglior risultato in carriera al sabato per il futuro Cavallino Rampante, che ha risposto così prontamente al podio del compagno di squadra Lando Norris. L’inglese vive invece un weekend in salita, non solo con la penalità di tre posizioni comminatagli venerdi, ma anche per via di problemi fisici alla schiena che gli stanno facendo vedere i sorci verdi. Nella top ten c’è spazio anche per due Renault e una Alpha Tauri, quella di Pierre Gasly; ma di Ferrari ce n’è una sola. Sebastian Vettel ha agguantato all’ultimo un posto nei primi dieci, accusando un ritardo mostruoso dal poleman Hamilton: 2,4 secondi.

La Ferrari ha annaspato sul bagnato, cercando disperatamente di rimanere a galla. L’assetto votato completamente all’asciutto in vista della gara di oggi non ha aiutato, ma è inutile girarci intorno: nella SF1000 c’è qualcosa di profondamente sbagliato. Anche sotto la pioggia torrenziale, che rende il carico aerodinamico meno rilevante, la monoposto della Rossa ha toppato. Al netto del deficit del motore, sono da sospettare problemi a livello di telaio. A nulla sono valsi gli aggiornamenti portati in fretta e furia per il secondo GP dell’anno: il brutto anatroccolo SF1000 non è diventato certo un cigno. E l’uomo dei miracoli, Charles Leclerc, dopo aver mancato la Q3, si è visto anche comminare una penalità di tre posizioni in griglia per aver ostacolato Kvyat. Piove sul bagnato, ma anche con l’asciutto le prospettive non sono certo rosee.

La gara prenderà il via alle 15.10. 

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