Ferrari Portofino M: prima prova della scoperta di Maranello

Il sole, una strada a picco sul mare ed una Ferrari che brilla di rosso tutta da guidare, l’istinto è quello di continuare a tenere gli occhi chiusi affinché il sogno non svanisca, ma quando la realtà supera la fantasia è bene spalancarli, utilizzare ogni cellula per sentire qualsiasi sconnessione che sfiorano le ruote, ed avvertire in tempo i movimenti di un posteriore che, in Race, è più vivo che mai. Dunque, ricapitoliamo, Race, Ferrari, percorso ricco di curve su panorama mozzafiato. Detta così, penserete che oggi sono al volante di una F8 Spider, e invece no, la “scoperta” del giorno è un’anteprima per tutti, la nuovissima Portofino M. Mi raccomando, non prendete quella M come una lettera qualunque: sta per “modificata”, ed i cambiamenti sulla Ferrari in questione sono tanti, si vedono, e si percepiscono dal primo chilometro.

Nuovi elementi estetici le donano grinta, funzionalità ed eleganza

Il frontale sfoggia prese d’aria laterali più aggressive per farla respirare meglio, ed i nuovi sfoghi sul paraurti, che rappresentano l’ideale prolungamento delle aperture sulla fiancata, contribuiscono a ridurre la resistenza aerodinamica. Sulla Portofino M ogni modifica è funzionale, ed il nuovo scarico dagli ingombri ridotti, insieme all’estrattore ridisegnato, svelano un posteriore più filante e adeguato al suo V8 più potente e sostenibile.

I cerchi specifici dalle razze scultoree conferiscono leggerezza visiva alla fiancata, e le sfaccettature a contrasto degli elementi esterni della calandra rappresentano un tocco d’eleganza distintivo. La linea, creata dall’ispirato demiurgo che risponde al nome di Flavio Manzoni, non subisce la soluzione del tetto retrattile, la esalta: quando è chiusa la Portofino M non perde un grammo del suo fascino, trasformandosi in una bellissima coupé, ma una volta aperta lascia tutti senza fiato!

Si apre al mondo mostrando classe e sportività

Quando si scopre, mette in risalto un abitacolo sportivo e sontuoso, dall’abitabilità posteriore migliorata, per trasportare al meglio due bambini. Interessante la suddivisione in due aree della plancia, che crea dinamismo e leggerezza visiva, con la parte alta in cui spiccano le bocchette d’areazione e lo schermo posizionato davanti al passeggero, e la zona sottostante in cui trovano posto il display touch da 10,25 pollici del sistema multimediale ed altri comandi.

Un bridge collega visivamente l’area della strumentazione con il tunnel centrale, mentre il volante sportivo, con tanto di LED per agevolare le cambiate, ed il grande contagiri al centro del quadro strumenti, rappresentano un chiaro indizio che comfort e praticità su questa Ferrari vanno a braccetto con prestazioni e dinamica di guida. Infatti, oltre ad un bagagliaio piuttosto spazioso per la categoria, adesso troviamo un nuovo manettino con due posizioni in più, Wet e Race, quest’ultima pensata per renderla ancora più esaltante tra le curve.

Passeggia sul lungo mare e si scatena tra le curve

Quando si arriva al mare con la Portofino M, resistere alla tentazione di aprire il tetto è praticamente impossibile, respirare i profumi portati dal vento mentre si procede a bassa andatura e si scruta il paesaggio è un piacere che solo una scoperta può regalarti. E su questa Ferrari non bisogna necessariamente attendere la bella stagione perché una sciarpa d’aria ti riscalda il collo offrendoti un supporto termico che cresce all’aumentare dell’andatura.

La Portofino M ti coccola e ti regala attenzioni nella guida di tutti i giorni che ne esaltano la praticità, è un’auto da vivere con la famiglia, dietro c’è posto per due bambini, con un comfort inaspettato nel quotidiano, grazie ad un volante dal carico leggero e ad un comparto sospensioni che non appare granitico come ti aspetteresti da una sportiva spinta da un V8 3.9 biturbo da 620 CV. Questo numero, che può apparire carico di un solo significato, la presenza di 20 cavalli in più rispetto al modello precedente, in realtà è frutto del miglioramento della combustione attraverso nuovi profili dell’albero a camme, e della presenza di un sensore per la velocità di rotazione della turbina, che adesso può arrivare fino a 5.000 giri, all’interno del gruppo turbocompressore.

Inoltre, sfruttando il filtro antiparticolato nella linea di scarico, all’incremento di potenza corrisponde una riduzione sostanziale delle emissioni certificato dal fatto che la vettura rispetta la normativa Euro 6D. Una magia ottenuta attraverso un catalizzatore più leggero, meno ingombrante, e la sostituzione del silenziatore con un bypass modulare nel terminale di scarico. Tutto questo ovviamente non era sufficiente per ingegneri di Maranello, che hanno sostituito il cambio a 7 rapporti con una trasmissione, sempre a doppia frizione, ma ad 8 rapporti. Si tratta di un elemento dall’architettura completamente rinnovata, con carter secco e scatole del cambio progettate per essere più leggere e resistenti.

La massa scende di 6 kg, mentre i circuiti idraulici molto corti e la frizione di piccole dimensioni consentono di erogare il 35% di coppia in più nel passaggio da un rapporto all’altro quando si sfruttano le palette dietro il volante. In pratica, con il nuovo rapporto di velocità scendono i consumi nella marcia urbana ed autostradale, ma quando si vuole dar fuoco alle polveri l’accelerazione da 0 a 200 km/h viene letteralmente divorata in 1 secondo in meno! Si, avete letto bene, si guadagna ben 1 secondo netto, passando da un tempo di 10,8 secondi a quello attuale di 9,8 secondi! La velocità massima è sempre impressionante considerando che supera i 320 km/h, mentre per lo scatto da 0 a 100 km/h bastano 3,45 secondi.

Durante la guida si avvertono cambiate più rapide, con la coppia che arriva a vagonate quando serve, ma sempre sotto la supervisione del controllo di trazione, del differenziale elettronico, e del Variable Boost Management, che l’adegua al rapporto inserito. Con la Portofino M però, le sorprese non finiscono qui, perché è possibile prendersi qualche libertà in più senza controindicazioni, basta sfruttare una delle due nuove voci sul manettino, Race nello specifico, e il posteriore diventa più libero, allarga le traiettorie, ed invita al gioco del controsterzo, ma in sicurezza, visto che c’è il Ferrari Dynamic Enhancer a rimettere le cose a posto sfruttando l’impianto frenante.

Questo non vuol dire che bisogna essere spavaldi, perché 620 CV sono tanti, ma facendo le cose giuste si può liberare il mostro senza il terrore che ti mangi da un momento all’altro. D’accordo, se si accelera le prestazioni sono portentose, ma quando si ha voglia di viaggiare tranquillamente, senza la necessità di far cantare lo scarico, sulla Portofino M il comfort è di altissimo livello. Si possono coprire lunghe distanze senza la preoccupazione di scendere con la schiena a pezzi, ed anche nelle giornate invernali più difficili, quelle in cui il meteo rende le strade insidiose, ti porta per mano sfruttando l’erogazione mitigata dalla modalità Wet. Nel traffico ci si può avvalere anche degli ADAS di ultima generazione come l’Adaptive Cruise Control con funzione stop&go e la frenata d’emergenza automatica, tanto per citarne alcuni, ma è sempre chi è al volante a decidere quando è il caso di utilizzarli.

206.000 euro per viaggiare nel vento

I fortunati proprietari di una Portofino M dovranno staccare un assegno di 206.000 euro, è questo il prezzo per godersi una delle ultime creazioni Ferrari con cui rincorrere il vento, un’auto capace di indossare in pochi secondi l’abito da coupé, sempre che la situazione lo richieda.

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