Lasciata per strada, in condizioni di totale abbandono e senza rispetto per la sua nobile storia, una Ferrari Testarossa sta tornando a vivere

Ne avevamo già parlato, ma il tema del restauro della Ferrari Testarossa ritrovata a Porto Rico è sempre attuale e affascinante. Del resto stiamo parlando di una delle supercar più iconiche dell’era moderna.

Vederla rinascere, come un’araba fenice, potrebbe stampare un sorriso solare nel volto degli appassionati, ma la reazione è meno felice, perché i lavori non danno l’impressione di un’esecuzione da antologia. Lo avevamo già ipotizzato nel precedente post e il più fresco video pubblicato in rete sembra confermarlo, con un intervento sull’impianto elettrico abbastanza “casalingo”.

Resta il fatto che questa Ferrari Testarossa sta tornando a prendere vita, dopo più di sedici anni di abbandono per strada. I nuovi filmati vanno ad integrare quelli precedentemente pubblicati ed offrono uno spaccato aggiuntivo sull’evoluzione dei lavori, raccontati passo dopo passo. A voi il giudizio.

Auto da poster per antonomasia, la Ferrari Testarossa ha fatto sognare milioni di appassionati. Questa spettacolare granturismo del 1984 è uno splendido prodotto del genio di Pininfarina. La sua indole spiccatamente sportiva evoca il ricordo dei prototipi del “cavallino rampante” scesi in pista nel campionato mondiale marche.

Dodici sono i suoi cilindri, come da nobile tradizione. Centottanta i gradi fra le due bancate, come sulle monoposto 312. Il motore da 5 litri profuma di Formula 1 ed è accompagnato da un suono che inebria i sensi dei cultori della bella meccanica, sedotti dal suo inimitabile fascino, ma anche dalla spinta dei suoi 390 cavalli.

Esaltanti le prestazioni, suadente il carattere, unico il suo stile. Il design scrive le forme di un capolavoro assoluto, incantevole nelle proporzioni. Ancora oggi la Ferrari Testarossa richiama gli sguardi come una calamita. Del resto è un’auto dal valore iconico, entrata a pieno titolo nella storia del marchio, non solo per la forza dirompente del carattere espressivo.

Questa creatura di Maranello conquista sin dal primo sguardo. Le sue forme profumano di magia. Il diapason viene raggiunto dallo specchio di coda e dalla vista di 3/4 posteriore, che spingono a mille le pulsazioni cardiache. Non si capisce proprio come a Porto Rico qualcuno abbia potuto lasciare nell’oblio un simile gioiello.

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