La parola Mustang, che oggi Ford ha scelto per battezzare anche la sua prima elettrica della nuova era (Mustang Mach-E), fa rima con prestazioni ed emozionalità, ma risalendo fino alle origini della stirpe, nata nel 1964, si scopre una storia molto diversa.

L’auto destinata a diventare rapidamente una delle muscle car più iconiche degli Anni ’60 e ’70 era infatti partita con ambizioni meno estreme e molto più generaliste. 

Un’intuizione felice

Il progetto per la futura Mustang iniziò nei primi Anni ’60 quando il celebre manager Lee Iacocca chiese ed ottenne di avviare un nuovo progetto per un’auto rivolta alla generazione dei cosiddetti “Baby boomers”, i nati dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il budget, tuttavia, fu limitato dal bisogno di tenere i conti sotto controllo dopo la chiusura del brand Edsel, dunque fu necessario utilizzare il maggior numero possibile di componenti prelevati da altri modelli.

Ford Mustang Cougar prototipo 1961

Ford Mustang Concept II 1963

Ford Mustang Concept II 1963

La linea fu definita attraverso una serie di concept car, i primi dei quali portavano insieme a Mustang anche il nome di Cougar che sarebbe poi stato adottato per un modello Mercury. Come base fu invece scelto il pianale della Ford Falcon, ma con rinforzi strutturali e dimensioni leggermente più contenute.

Con 4,6 metri di lunghezza e 1,78 di larghezza era considerata una compatta e finì per inaugurare al tempo stesso sia il filone delle muscle car sia quello delle cosiddette “pony car”.

Ford Mustang Coupé 1964 - reclame

La sportiva per tutti

Lanciata nella primavera del 1964, la Mustang fece letteralmente il botto: con carrozzeria Coupé oppure Convertibile, entrambe a quattro posti, e una linea accattivante ma non troppo aggressiva, si dimostrò un modello di gusto universale, capace di conquistare  giovani e meno giovani, con una quota importante di pubblico femminile a cui la comunicazione puntò con particolare attenzione.

Ford Mustang Convertible 1964
Ford Mustang Coupé 1964
Ford Mustang Convertible 1964 - interni

Ford Mustang Convertible 1964 – interni

A favorire un successo travolgente, con oltre 20.000 ordini raccolti nel solo giorno di lancio, furono anche due elementi-chiave come il prezzo di partenza inferiore ai 3.000 dollari (l’intenzione era venderla a partire da circa 2.400, ma al lancio crebbe di qualche centinaio), e la disponibilità di una vera e propria valanga di optional, motori compresi.

L’auto era infatti fornita con una “base” a sei cilindri da 2,8 litri e appena 105 CV, adatta ai clienti più tranquilli, ma poteva montare in alternativa motori V8 destinati a un’escalation di potenza, cambi a 3 o 4 marce anche automatici e diversi step per l’assetto.

Ford Mustang Fastback 1965

Ford Mustang Fastback 1965

Ford Mustang Fastback 1965 - posteriore

Ford Mustang Fastback 1965 – posteriore

La Fastback

La prima serie della Mustang rimase in listino appena quattro mesi e per questo è tuttora identificata come “1964 e 1/2”: nel settembre di quell’anno arrivò il Model Year ’65 che oltre a una serie di novità minori vide il debutto della terza variante di carrozzeria, la Fastback, una coupé dalla coda slanciata che sarebbe diventata la preferita per molti anni.

Ford Mustang Shalby 1965

Nello stesso anno arrivarono anche le prime elaborazioni sportive firmate Shelby, con la prima GT350 mossa da un V8 Windsor da 4,7 litri elaborato per 310 CV di potenza, dando vita a una serie parallela che ha più o meno sempre seguito la storia della Mustang.

Ford Mustang Fastback 1967

Ford Mustang Fastback 1967

Ford Mustang 1967

Ford Mustang 1967- Interni

Le prime evoluzioni

Come accaduto con altri modelli celebri, come la Chevrolet Corvette, la prima generazione della Mustang ebbe parecchie evoluzioni estetiche e tecniche pur mantenendo sostanzialmente la stessa base, in questo caso fino al 1973. Il primo restyling di sostanza fu quello del ’67, che portò in dote i primi motori Big Block iniziando dal 6.4 da 325 CV.

ford Mustang Boss 302 1970 - retro
ford Mustang Boss 302 1970

ford Mustang Boss 302 1970

ford Mustang Boss 302 1970 - interni

ford Mustang Boss 302 1970 – interni

Con le serie successive la linea si fece più robusta e possente e arrivarono altre varianti orientate alle prestazioni che talvolta servivano anche per l’omologazione delle vetture da competizione impegnate in varie specialità tra cui il campionato NASCAR.

Tra le più famose Mustang ad alte prestazioni ci furono anche le Boss, con motori 429 e 302: la sigla indica la cilindrata in pollici cubici, equivalente a 7 litri nel primo caso e 4,9 nel secondo, per potenze di 380 e 294 CV. 

Ford Mustang II 1974
Ford Mustang II Cobra T-Roof

Ford Mustang II Cobra T-Roof

La Mustang II

Tutto ciò che successe dal ’74 agli Anni ’90 non è ricordato con particolare enfasi dagli appassionati più intransigenti del modello: la Mustang fu inizialmente sostituita da un modello più compatto e meno affascinante battezzato Mustang II.

Realizzata sulla base della tranquilla Pinto, la Mustang II era curata nelle finiture ma meno potente e veloce, con una gamma di motori a quattro e sei cilindri (esigenza imposta dalla crisi petrolifera) a cui soltanto nel ’75, e al costo di molte modifiche, fu aggiunto di nuovo un V8.

Le vendite furono comunque buone perché per molti clienti questa Mustang riprendeva il ruolo di vettura accessibile e gradevole della primissima serie, dopo le evoluzioni sempre più estremizzate degli anni precedenti.

Ford mustang 1978-1993
Ford Mustang GT 1993

La terza e la quarta generazione

Alla Mustang II succedette nel 1979 una nuova generazione di dimensioni ancora relativamente compatte, con 4,56 metri di lunghezza, ma più attuale. Su questa, nel 1982 si tornò a parlare di prestazioni con la GT, dotata di un V8 di 5 litri della famiglia Windsor con potenza inziale di 160 CV che nel 1987 fu portata a 225 CV e che riportò la Mustang tra le Muscle Car.

Ford Mustang 1995-2004

Il calo delle vendite fece per qualche tempo valutare alla dirigenza Ford l’opportunità di chiudere la carriera del modello e sostituirlo con una sportiva di concezione più recente come la Probe, ma inaspettatamente fu il pubblico a schierarsi in difesa della Mustang affinché la dinastia fosse mantenuta. 

Nel 1994 debuttò quindi una generazione 4 che tecnicamente riprendeva la base della Fox come la precedente, ma spiccava per il design d’avanguardia anticipato dalla celebre concept car Mach II del 1993. Questa serie rivitalizzò l’immagine della Mustang, specie dopo il restyling dei primi anni 2000, grazie a versioni GT e Cobra con motori da 250 a oltre 300 CV.

Questa generazione festeggiò, nel suo ultimo anno di carriera, il 2004, i 40 anni della Mustang con un’edizione speciale disponibile soltanto in rosso con strisce dorate.

Ford Mustang GT 2005
Ford Mustang GT 2005 - Interni

Ford Mustang GT 2005 – Interni

Ford Mustang GT Convertible 2005

Ford Mustang GT Convertible 2005

L’era moderna

Grazie alle molte “operazioni nostalgia” caratteristiche dei primi Anni 2000 (dalla Volkswagen New Beetle alla Fiat 500, anche le muscle car virarono verso una più decisa ispirazione al passato.

La Mustang si inserì nel filone con la quinta generazione del 2005, che si ispirava direttamente alle versioni di fine Anni ’60 ma vantava anche una piattaforma completamente nuova e sospensioni anteriori MacPherson.

Ford Mustang 2015

Ancor più sofisticata fu la successiva serie del 2015: frutto di una nuova base e di una progettazione computerizzata avanzata, fu finalmente venduta anche in Europa per effetto del piano di Ford di globalizzazione della gamma, con il classico V8 5.0 arrivato alla potenza di 435 CV e accompagnato da un quattro cilindri Ecoboost turbo 2.3 da 315 CV, mentre per gli USA era offerto come base un V6 da 3,7 litri.

Questa generazione, in listino fino al 2022, è stata di ispirazione per la nuova Mustang, presentata lo scorso settembre, che sarà l’ultima dotata di motori endotermici prima della completa conversione all’elettrico del marchio.

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