Las Vegas, fresca di conferma nel calendario 2023, potrebbe essere la Monte-Carlo del futuro della Formula 1?


1 aprile 2022

Las Vegas è destinata a diventare la Monte-Carlo del futuro, per il Circus della Formula 1? Agli appassionati di vecchia data, questa domanda sembrerà sacrilega. Ma sembra proprio questo l’obiettivo di Liberty Media e del CEO della F1, Stefano Domenicali. “Las Vegas è una destinazione conosciuta in tutto il mondo per il divertimento, l’accoglienza, le emozioni, e, ovviamente, per la famosa strip. Non c’è posto migliore per la F1 che la capitale globale dell’intrattenimento “, ha commentato Domenicali all’annuncio dell’entrata in calendario nel 2023 del GP di Las Vegas. 

 

La commistione tra intrattenimento e spettacolo in pista ha sempre rappresentato il vero fascino del GP di Monte-Carlo. Una gara caratterizzata da un contorno decadente, con ragazze mollemente adagiate sui lettini degli yacht a guardare annoiate le vetture in pista e i privilegiati assiepati sui balconi a godersi il GP sorseggiando champagne. Il tutto in una cornice glamour, un tanto piccolo quanto esclusivo Principato arroccato sulla Costa Azzurra.

A collegare Monaco alla Formula 1 pensa anche l’azzardo. Con i giocatori del casinò del Principato e i piloti in pista accomunati dalla passione per il rischio. La delusione per chi punta sul numero sbagliato, dopotutto, non è così diversa da quella di un pilota che si rende protagonista di un bacio velenoso contro le barriere. E l’azzardo è protagonista assoluto anche a Las Vegas, più chiassosa e dissoluta e meno elegante di Monte-Carlo.

Verrebbe da pensare che possa essere nata così l’idea di portare la F1 in uno dei luoghi più iconici e rappresentativi di una nazione edonista e esagerata. E di farla correre in notturna, in modo tale da esaltare un contorno che non solo l’America, ma anche il resto del mondo, conosce bene. Gli introiti legati a un weekend di gara a Las Vegas sono potenzialmente stellari. O così, quantomeno, crede Liberty Media, talmente convinta del successo di questa operazione da fare direttamente da organizzatrice, in modo tale da assicurarsi un’ampia fetta dell’eventuale lauto bottino. 

Il layout della nuova pista rispecchia perfettamente l’idea che ha Liberty Media di un circuito cittadino moderno. Così come per Jeddah, anche per Las Vegas si è voluto dare vita a un tracciato rapidissimo. La cui velocità di punta – oltre 340 km/h – è stata volutamente sottolineata durante la presentazione dell’evento. Per quanto possa non essere entusiasmante, quantomeno questa pista è stata concepita con maggior riflessioni di quanto non fosse accaduto nell’atto primo della F1 a Las Vegas, consumato su una pista raffazzonata nel parcheggio del Caesars Palace.

Las Vegas è un elogio alla velocità. Monte-Carlo, invece, alla lentezza. O, quantomeno, alle curve a bassa velocità, le più difficili da interpretare per le monoposto 2022. Per qualche pilota, il GP di Monaco quest’anno sarà un supplizio. Ma pure gli spettatori potrebbero trovarsi a languire come le famose modelle sugli yacht. Perché la domenica a Monaco, in tempi recenti, è diventata una processione. 

Con l’aggiunta continua di nuove piste all’agenda, Monaco, da gioiello della corona del calendario della Formula 1, rischia di diventare un tracciato in via di estinzione. Ma la F1, pur guardando al futuro, dovrebbe ricordarsi di mantenere salde le proprie radici. E la gara di Monaco, con le sue qualifiche al cardiopalma, merita di essere confermata. Se così non fosse, però, Las Vegas si candida a prendere il suo posto nell’immaginario collettivo. Almeno secondo Liberty Media. 

 

 

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