auto Russia calo

In questi mesi abbiamo parlato purtroppo molto spesso di guerra e di tutto quello che ne deriva. Anche il settore auto infatti paga le conseguenze del conflitto che coinvolge la Russia e l’Ucraina, a due passi dall’Italia, che si aggiungono ai danni già causati dalla pandemia di Coronavirus prima e dal caro energia e carburante dopo.

La produzione è rallentata drasticamente, le Case automobilistiche infatti attendono materie prime, semiconduttori e altre componenti fondamentali alla realizzazione dei veicoli. E così le consegne ai clienti sono in estremo ritardo. Le immatricolazioni continuano a diminuire, fortunatamente gli incentivi auto emanati dal Governo hanno dato un contributo in questi anni al settore, anche se non basta. In questo scenario, vediamo invece che cosa sta succedendo in Russia.

La situazione del mercato auto russo

Dopo aver constatato che, a causa della mancanza di materiale, le vetture russe oggi sono “tornate indietro di decenni”, realizzate senza airbag, ABS e altri elementi che ormai sono fondamentali sui veicoli (e pure obbligatori), possiamo anche dire che il Paese di Putin è in seria difficoltà anche per quanto riguarda le vendite. Si parla di una riduzione delle immatricolazioni pari alll’83,5% a maggio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A dirlo è l’Afp, che riporta i dati del settore e in particolare sottolinea che secondo la Association of European Businesses di Mosca, il mese scorso in Russia sono stati venduti 24.268 mezzi, sommando auto e veicoli commerciali leggeri. Come sappiamo, i Paesi occidentali hanno imposto sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.

Il mercato automobilistico in Russia vive un pesantissimo crollo, se pensiamo che a maggio 2021 le unità vendute erano 123.110. Risultati che non includono le vendite di BMW e Mercedes-Benz Russia, Gruppi automobilistici che hanno cambiato la frequenza di pubblicazione dati da mensile a trimestrale, quindi tocca attendere.

L’associazione AEB aveva anticipato un possibile calo delle vendite di auto nuove in Russia, visto che le consegne dei principali marchi erano già state interrotte nei mesi scorsi. I produttori in territorio russo devono anche sopravvivere alla difficile situazione di mancanza di elementi fondamentali per l’assemblaggio di nuove vetture. Se non ci saranno novità, il dato reale finale potrebbe essere molto peggio rispetto a quanto previsto, visto l’andamento di oggi.

Il calo del mese di aprile

Già ad aprile avevamo assistito a una pesante caduta delle immatricolazioni: rispetto allo stesso periodo del 2021, il calo delle vendite si era attestato a un -79% con sole 32.706 auto vendute (considerano i 144 milioni di abitanti). Nel primo quadrimestre dell’anno possiamo parlare di una contrazione totale del mercato interno pari al 43%.

Tanti i marchi che hanno interrotto le loro attività in Russia, pesante il tracollo della produzione interna. Avtovaz, sussidiaria di Renault e principale Casa automobilistica russa, ha subito una diminuzione del 78% delle vendite, a causa della chiusura degli impianti.

Le sanzioni ricevute dalla Russia da parte dei Paesi occidentali e lo stop alle forniture di componenti e materie prime, ha costretto i brand automotive alla chiusura forzata. Questo dimostra che la guerra in Ucraina, come previsto, avrà certamente delle ricadute che porteranno il governo di Mosca a un’enorme crisi economica, forse la più profonda degli ultimi 30 anni.

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