Arriva anche in Italia il nuovo biocarburante: si tratta di HVOlution, l’Hydrotreated Vegetable Oil (HVO) di Eni, il diesel 100% da materie prime rinnovabili.

HVOLution viene già commercializzato da Eni in 50 stazioni sparse per tutto il territorio nazionale: l’azienda da tempo aveva annunciato di voler puntare molto sulla neutralità tecnologica, attraverso varie tecnologie tra cui anche quella relativa ai biocarburanti.

Che cos’è HVOlution?

Come riportato sul sito ufficiale di Eni, il biocarburante è costituito da una miscela di paraffine stabili, non igroscopica e quindi scarsamente soggetta a contaminazione batterica.

Per sua natura il nuovo biocarburante può essere “miscelato al gasolio fossile in elevate percentuali, anche molto maggiori del 7% consentito dalla normativa Europea EN 590 per il biodiesel tradizionale (FAME)”. Eni riferisce, inoltre, che HVOlution è privo di aromatici e poliaromatici, composti impattanti dal punto di vista ambientale e  “rispetta la specifica europea EN15940:2023 dei gasoli paraffinici da sintesi o hydrotreatment (XTL)”.

Sul sito ufficiale dell’azienda multinazionale creata dallo Stato italiano come Ente Pubblico Economico, si legge anche che “tutti i feedstock utilizzati da Eni per la produzione di HVOlution rientrano nella definizione di materie prime rinnovabili ai sensi della Direttiva (UE) 2018/2001 cd. REDII”.

Quali auto possono usare il nuovo biocarburante?

Oltre a rappresentare un tipo di carburante realizzato al 100% da materie prime rinnovabili, tra i vantaggi dell’HVOlution c’è anche quello di poter essere utilizzato dalle auto dotate dei motori a diesel almeno Euro 6.

Per poter usare questa nuova tipologia di diesel alternativo prodotta da Eni, le vetture diesel non hanno la necessità di modifiche o adattamenti. L’azienda non ha mai nascosto la volontà di lavorare a un nuovo biocarburante e nello specifico a un nuovo Hydrotreated Vegetable Oil, con l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione del settore dei trasporti, anche quelli pesanti.

Quanto costa e in quali stazioni si trovano

Al momento non è ancora stato annunciato il prezzo di HVOlution, ma è presumibile ipotizzare che il nuovo biocarburante di Eni possa costare leggermente in più rispetto al diesel tradizionale presente nelle stazioni di rifornimento italiane.

Quello che Eni ha definito il primo biocarburante 100% vegetale viene venduto attualmente in 50 stazioni sparse in tutta Italia, ma entro la fine del mese di marzo del 2024 sarà disponibile in più di 150 punti sul territorio nazionale.

Il progetto è molto ambizioso per Eni che a livello europeo è presente in oltre 5.000 punti con Enilive Station, con un’ampia offerta di prodotti, non solo i carburanti di natura biogenica come l’HVO ma anche il bio-GPL, il biometano, l’idrogeno e l’elettrico.

In base alla Direttiva (UE) 2018/2001 cd. REDII, il biocarburante diesel HVO consente una riduzione delle emissioni che va dal 60% al 90% rispetto al classico mix fossile del gasolio tradizionale. A poter utilizzare questo biocarbuante sono le automobili omologate con motore diesel appartenenti almeno alla classe ambientale Euro 6.

Il biocarburante prodotto prevalentemente utilizzando materie prime di scarto come olii esausti da cucina, grassi animali, residui dell’industria agroalimentare, e anche una parte residuale di olii vegetali, rappresenta un passo in avanti verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti e in generale serve a contribuire alla riduzione delle emissioni nocive all’ambiente.

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