Spaziosa e lussuosa come una Classe S e sportiveggiante come una CL. Così è nata la Mercedes CLS, l’ammiraglia con linee filanti prodotta – nella prima generazione – dal 2004 al 2010.

Sono passati 20 anni dal lancio di un modello che, per certi versi, ha cambiato le regole del gioco, facendo capire come una berlina potesse essere tanto elegante quanto votata al divertimento.

Un nuovo posizionamento

Il progetto della CLS nasce nel 2003, quando all’IAA viene presentato il concept Vision CLS (a fianco dell’indimenticabile SLR McLaren). La Vision CLS viene creata su suggerimento dell’allora capo progettista Peter Pfeiffer, con l’obiettivo di puntare tutto sul design per caricare il marchio di fascino, emozione ed eleganza. 

A disegnare la Mercedes è l’americano Michael Fink, autore anche della prima CLK e delle Maybach 57 e 62. Il prototipo è, di fatto, un’anticipazione del modello di serie che sarebbe entrato in produzione nei mesi successivi.

Mercedes Vision CLS (2003)

Infatti, grazie al riscontro estremamente positivo, la produzione della serie C 219 inizia solo un anno dopo. Le forme della carrozzeria fanno breccia anche negli altri Costruttori, con Volkswagen e BMW – per esempio – che presentano le loro berline “coupé” come la Passat CC e la Serie 6 Gran Coupé. 

La prima CLS si basa sulla piattaforma della precedente Classe E (W211) e condivide componenti importanti come motori, cambio e un identico passo di 2.854 mm. In confronto, la vettura è più lunga di 95 mm, più larga di 51 mm e più bassa di 27 mm e, secondo Mercedes, ha sospensioni più rigide del 30% e uno sterzo più reattivo. 

La distanza tra i sedili anteriori e posteriori è di 829 millimetri, ossia un valore che supera quelli altre berline importanti dell’epoca. Inoltre, con 505 litri (secondo il metodo di misurazione VDA), la CLS supera notevolmente i valori di altre coupé e di alcune berline in termini di spazio nel bagagliaio. 

I motori

La gamma di motori comprende due potenti propulsori a benzina: un motore V6 di nuova concezione 272 CV nella CLS 350 e una potente unità a otto cilindri da 306 CV nella CLS 500. Entrambi i motori sono abbinati di serie al nuovo cambio automatico a sette rapporti 7G-TRONIC. 

Mercedes CLS (C219, 2004-2010)

La CLS 350 a sei cilindri accelera da 0 a 100 km/h in 7,0 secondi e raggiunge una velocità massima di 250 km/h, mentre la 500 col V8 ha un’accelerazione da fermo di 6,1 secondi.

Mercedes CLS (C219, 2004-2010)

Gli interni della Mercedes CLS

Fin dall’inizio, la Mercedes viene dotata anche di un motore diesel, ossia il 320 CDI fino al 2009, per poi continuare con il 350 CDI fino al 2010. Tuttavia, in entrambi i casi la potenza è di 224 CV, con una coppia di 540 Nm. 

A metà 2006, Mercedes introduce nella CLS un nuovo sei cilindri da 292 CV, che promette un risparmio di carburante di circa il 10% rispetto alla precedente unità. In aggiunta, la CLS 500 utilizza il V8 della Classe S da 388 CV. Un’altra novità importante è l’introduzione della CLS 63 AMG, dotata di un V8 da 514 CV, al posto della 55 AMG con 476 CV.

Mercedes CLS (C219, 2004-2010)

Il primo vero rinnovamento

L’unico restyling degno di nota della serie C 219 all’inizio del 2008. Oltre all’introduzione di una nuova versione entry level – la 280 a benzina col V6 da 231 CV -, vengono riviste la calandra (dotata di due lamelle invece delle precedenti quattro), gli specchietti retrovisori (più grandi del 32%) e gli indicatori laterali LED. 

La CLS aggiornata vanta un nuovo paraurti posteriore, nuove luci a LED e nuovi terminali di scarico.

Mercedes CLS (C219, 2004-2010)

L’ultima Mercedes CLS della serie C 219

Anche gli interni sono vengono rivisti. Il volante in pelle a tre razze con tasti multifunzione viene ridisegnato, così come il quadro strumenti, mentre delle nuove applicazioni in legno di castagno sostituiscono la colorazione opaca Laurel.

L’ultimo modello CLS della serie C 219 esce dalla linea di produzione dello stabilimento di Sindelfingen il 26 luglio 2010. Si tratta di una CLS 550 in tinta nera, consegnata a un cliente negli Stati Uniti. Alla C 219 sono seguite altre due generazioni, prima del ritiro dal mercato avvenuto nel 2023.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore