La Volkswagen accelera la trasformazione 

I BIT PER CRESCERE – Si chiama significativamente Accelerate la strategia con la quale la Volkswagen intende affrontare gli importanti temi del futuro: digitalizzazione, nuovi modelli di business e guida autonoma. La nuova strategia pone una forte enfasi sul software, che permetterà anche innovative esperienze digitali del cliente. Nelle intenzioni dei vertici, questi aspetti dovranno diventare competenze chiave della Volkswagen. Ricordiamo che nel 2016, poco tempo dopo lo scandalo Dieselgate, la Volkswagen ha avviato il piano Transform 2025+ che conteneva già un’importante trasformazione verso l’elettrificazione della gamma. Accelerate rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione, per rendere la Volkswagen, per sua stessa ammissione, “la marca più attraente per la mobilità sostenibile”.

IL SOFTWARE AL CENTRO – In concreto, la Volkswagen vuole sviluppare un “ecosistema digitale” che avrà la sua avanguardia nella gamma ID. È stato quindi creato il progetto ID.Digital che rilascerà aggiornamenti via internet ogni 12 settimane a partire da quest’estate. Le automobili, come già avviene per gli smartphone, avranno quindi il software più recente durante tutto il loro ciclo-vita e potranno ottenere nuove funzionalità. La Volkswagen prevede di avere 500.000 automobili connesse su strada in appena due anni e questo permetterà di implementare nuove funzioni anche grazie al feedback diretto dei clienti. In effetti il software, importante già oggi, sarà cruciale per le auto elettriche, il cui powertrain è intrinsecamente più “digitale” rispetto a quelli convenzionali. I nuovi costruttori di estrazione hi-tech hanno un’impostazione software-centrica, ma non hanno molta esperienza produttiva. Le case tradizionali, invece, hanno un secolo di produzione alle spalle, ma soltanto ora stanno abbracciando una filosofia più informatica, come dimostrato dai problemi iniziali della ID.3 (qui per saperne di più). Chi quadrerà il cerchio per primo?

> Ralf Brandstätter ceo della marca Volkswagen.

NUOVI BUSINESS – Le automobili basate sul software permetteranno nuovi modelli di business basati su connettività e dati. In questo modo si abbasseranno le barriere alla mobilità individuale e si potranno creare servizi interessanti per i clienti. Questo permetterà alla Volkswagen di generare ulteriori profitti durante la vita dell’automobile, per esempio con servizi di ricarica ed energetici, funzioni on-demand basate sul software e attraverso la guida autonoma. Per mantenersi profittevole nonostante la pandemia e gli ingenti investimenti richiesti dalla trasformazione la Volkswagen razionalizzerà l’offerta con una riduzione delle versioni. L’hardware dell’automobile sarà molto completo e uguale per tutti gli esemplari e la personalizzazione avverrà anche dopo l’acquisto, aggiungendo le funzioni desiderate attraverso il sistema digitale di bordo. Anche questa strategia contribuirà al raggiungimento (e al mantenimento) di un margine operativo di almeno al 6% nonostante investimenti di 16 miliardi di Euro fino al 2025 per mobilità elettrica, ibridizzazione e digitalizzazione.

UN’ELETTRICA ALL’ANNO – A Wolfsburg si vuole accelerare sulle auto elettriche, che entro il 2030, saranno almeno il 70% in Europa, il doppio delle previsioni attuali. Negli USA e in Cina si vuole arrivare almeno al 50% e per arrivare a questi risultati la Volkswagen lancerà almeno una nuova elettrica l’anno. Si comincia a breve con la ID.4 GTX a trazione integrale, seguita dalla sportiva ID.5 nella seconda metà del 2021. La ID.6 X/Cross, una suv a 7 posti per il mercato cinese, sarà lanciata in autunno mentre la vettura di segmento inferiore alla ID.3 è stata anticipata al 2025. I modelli “storici”, come Golf, la Tiguan, la Passat, la cinese Tayron e la T-Roc, avranno un successore perché la Volkswagen afferma che “avremo ancora bisogno dei motori a combustione, che saranno però molto più efficienti. Quindi la prossima generazione dei modelli chiave sarà anche proposta in versione ibrida plug-in evoluta con 100 km di autonomia elettrica”.

PIATTAFORME A GUIDA AUTONOMA – La Volkswagen continuerà lo sviluppo della piattaforma modulare elettrica MEB migliorando accelerazione, velocità di ricarica e autonomia. Si sta però già lavorando a una nuova piattaforma ad alte prestazioni: la Scalable Systems Platform. Questa sarà utilizzata per la prima volta sulla futura ammiraglia Volkswagen, denominata per ora Project Trinity, che dovrebbe arrivare nel 2026. La Volkswagen vuole che questa sia un riferimento in termini di tecnologia, nel modello di business 2.0 e nell’approccio produttivo a Wolfsburg. Questa vettura avrà da subito guida autonoma di livello 2+ e 4 in futuro. Le automobili connesse della Volkswagen interagiranno tramite una rete neurale che permetterà un continuo scambio di dati, dalle condizioni meteo o del traffico alla segnalazione di ostacoli e incidenti. Ciò permetterà di creare un sistema di autoapprendimento, le cui informazioni saranno trasferite a tutte le marche del Gruppo. Cosa dire se non che è un approccio decisamente Hi-tech.

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