Mattia Binotto e la patente persa per Schumacher

Il Team Principal della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto, è un uomo che ha trascorso a Maranello moltissimi anni e ha vissuto in prima persona la grande epopea vincente del Cavallino, nei primi anni 2000. In quel periodo arrivarono 6 titoli costruttori consecutivi (1999-2004) e 5 titoli piloti per Michael Schumacher, l’uomo che portato a compimento la missione del team guidato da Jean Todt e Ross Brown. Binotto è stato uno dei tanti elementi che hanno contribuito a quel periodo di vittorie, ricoprendo diversi ruoli chiave e diventando nel 2004 ingegnere motorista della Rossa. Sono moltissimi gli aneddoti dell’italiano riguardo al quel periodo, uno dei quali ha visto proprio Schumacher come protagonista.

La patente persa

Dopo la vittoria del “Kaiser” Schumacher a Monza nel 2003, Binotto ha esagerato ed è andato incontro alla perdita della patente, come ha raccontato lui stesso alla Gazzetta dello Sport:

Io delle vittorie di Michael a Monza ricordo soprattutto quella del 2003, quando ero suo ingegnere motorista. Partì in pole, restò davanti a Montoya per tutta la gara ed ebbe la meglio in un confronto tirato a ogni giro sul filo dei decimi di secondo. Veniva da due gare difficili, il campionato era in bilico, e quel trionfo ci diede lo slancio verso il titolo mondiale. Ero talmente euforico che tornando a casa, all’altezza di Parma, ho preso una multa per eccesso di velocità con ritiro della patente.

Il motorino di Massa

Per andare a lavorare a Maranello, nei mesi successivi, Mattia Binotto ha detto di aver preso in prestito il motorino dell’altro pilota del Team, Felipe Massa, che all’epoca aveva il ruolo di collaudatore per la Ferrari. Un aneddoto di un momento spensierato e di un periodo vincente che l’attuale Team Principal ha voglia di ricostruire con sacrifico e dedizione alla causa, anche se al momento la strada sembra proprio in salita.

Mattia Binotto: uomo Ferrari

Non è un caso che Mattia Binotto oggi svolga un ruolo così importante all’interno della Ferrari, in oltre vent’anni di militanza ha fatto una scalata che lo ha portato al vertice della Scuderia di F1. Il problema è che oltre al ruolo di team principal deve svolgere anche altre fondamentali mansioni, compreso quello di ingegnere motorista, coadiuvato da una squadra di grandi professionisti. La stagione 2022 era partita bene, ma le cose sono andate via via peggiorando con errori che hanno messo sulla graticola lui e tutto il team. Chissà se ci sarà ancora un lungo futuro per Binotto in quella che per lui è divenuta una vera famiglia in Rosso.

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