Mazda CX-60 ibrida plug-in: motore, autonomia, prezzi, prova

A fine aprile la redazione di Autoblog.it aveva avuto il piacere di mettersi al volante di uno dei modelli pre-serie della nuova Mazda CX-60, rimanendone piacevolmente colpiti. Ora, a distanza di circa 4 mesi, siamo volati in Germania per un primo contatto con la versione definitiva della Mazda CX-60 e-PHEV, ovvero la versione ibrida plug-in che vedremo presto nelle concessionarie italiane della Casa di Hiroshima. La CX-60 rappresenta per la Casa nipponica un modello molto importante che caratterizza una vera e propria svolta nel marchio, sia in termini di prestigio che di tecnologia ed efficienza.

Venti centimetri più lunga della CX-5, con i suoi 4,74 metri, la CX-60 è la nuova ammiraglia a ruote alte del Costruttore giapponese, inoltre è anche il primo modello ad adottare un motore ibrido plug-in, protagonista di un nostro breve, ma intenso contatto sulle strade teutoniche. La gamma della vettura è composta in totale da 3 motorizzazioni: si parte dal sei cilindri diesel e-Skyactiv da 3,3 litri, declinato in versione 200 Cv e 450 Nm di coppia e in quella da 249 Cv di potenza e 550 Nm (consumi record di appena 4,9 litri/100 km). Al vertice della gamma troviamo il già citato plug-in da 327 CV, mentre in futuro arriveranno anche i potenti sei cilindri a benzina.

Mazda CX-60: il design

Lunga 4,74 metri, larga 1,89 metri, alta 1,68 metri e con un passo pari a 2,87 metri, la CX-60 si presenta come un SUV di segmento D dalle proporzioni equilibrate e dalla linea elegante e allo stesso tempo muscolosa. Ultima evoluzione dell’ormai celebre linguaggio stilistico Kodo, la CX-60 regala un senso di sportività discreta, sottolineata dal lungo cofano anteriore, dai passaruota pronunciati e dalle fiancate ben più scolpite rispetto alla sorella minore CX-5. Completano l’effetto scenico il portello e posteriore dall’andamento morbido e i cerchi in lega che, a seconda delle versioni, possono essere da 18 a 20 pollici. Molto originali anche i gruppi ottici che nonostante presenti un design totalmente nuovo richiamano subito il family feeling della Casa, insieme alla grande calandra anteriore.

Mazda CX-60: abitacolo

Entrati all’interno dell’abitacolo che può essere definito come un vero e proprio salotto, troviamo un ambiente premium che non ha nulla da invidiare a quello delle più blasonate e ben più costose concorrenti tedesche, sia in termini di materiali, stile, tecnologia e spazio. Lo spazio e abbondante sia avanti che dietro, in particolare in passeggeri posteriori possono godere di tanto spazio per gambe e testa anche se sono alti più di 1,80 m, mentre il vano bagagli, dalla forma piatta e lineare vanta uno spazio di 570 litri, aumentabili fino a  1726 litri.

I materiali sono di primissima qualità, a partire dai morbidi rivestimenti in pelle e fino ad arrivare alle plastiche, molto belle e vedersi, ma anche resistenti e prive di scricchiolii, comprese quelle posizionate nella parte bassa della plancia e dei pannelli porta. La CX-60 viene proposta con quattro livelli di allestimento denominati Prime-line, Exclusive-line, Takumi e Homuri. Inoltre, quelli più ricchi possono essere ulteriormente completati dai pacchetti chiamati Driver Assistance, Convenience & Sound, Panoramic sunroof e Comfort.

Posto guida e tecnologia

Il posto guida è un vero e proprio centro di comando dal quale si possono controllare tutte le funzioni della vettura, a partire dal sistema di infotainment, abbinato all’ampio display centrale da 12,3 pollici. Quest’ultimo può essere controllato tramite una manopola (Hmi Commander) – che evita pericolose distrazioni alla guida – situata sul tunnel centrale, ma anche in maniera “touch”, anche se per abilitare i comandi tattili bisogna fleggare un apposito comando.

L’infotainment permette di gestire la connettività per smartphone (Android Auto ed Apple Carplay wireless), l’impianto audio, la navigazione satellitare, la telecamera posteriore e tantissime altre funzioni, mentre i comandi del clima bizona, dotato di bocchette posteriori, sono situati più in basso. Davanti al posto di guida troviamo la strumentazione digitale che cambia grafica a seconda delle modalità di una delle quattro modalità di guida scelta (normal, sport, EV e off-road). Volante e sedili sono regolabili al millimetro tramite comandi elettrici, ma quello che lascia a bocca aperta è la funzione Kinematic Posture Control: il dispositivo suggerisce la posizione ideale di guida che può essere salvata con il nome del conducente e la sua fotografia. In questo modo la nuova CX-60 è in grado di riconoscere automaticamente il conducente ogni qual volta ci si mette alla guida.

Una vettura di questo livello non poteva lesinare con i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, tra cui segnaliamo il See-Through View, ovvero il dispositivo di monitoraggio con vista a 360°, il Descent Control (HDC), il Cruise Control adattivo (i-ACC) che integra il sistema di riconoscimento dei segnali stradali e il sistema Vehicle Exit Warning (BSM) che avvisa in retromarcia la presenza di possibili ostacoli.

Motore ibrido plug-in

Sotto il cofano anteriore della CX-60 e-PHEV troviamo montato longitudinalmente un motore benzina 2.5 Skyactiv-G quattro cilindri a iniezione diretta abbinato ad un motore elettrico da 100 kW (136 CV), con quest’ultimo alimentato da una batteria da 17,8 kWh (355 V). Il powertrain ibrido viene gestito da un sofisticato ambio automatico a otto rapporti di nuova concezione realizzato internamente da Mazda e dotato di un’efficienza ai massimi livelli.  La potenza complessiva è pari a 327 CV e la coppia massima raggiunge i 500 Nm: numeri che rendono questa ibrida plug-in, la Mazda di serie più potente di sempre. Le prestazioni dichiarate parlano di uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, mentre i consumi ed emissioni nel ciclo WLTP sono rispettivamente pari a 1,5 l/100 km e 33 g/ km. Degna di nota anche l’autonomia in modalità 100% elettrica che può raggiungere un massimo di 63 chilometri. La batteria può essere ricaricata  in quattro ore sfruttando un classico caricabatteria AC, compatibile con la rete elettrica da 220-240 V.

Primo contatto su strada

Dopo aver trovato la migliore posizione di guida, grazie alle numerose regolazioni di volante e sedile, partiamo per il nostro test su strada tra le strade tedesche della Renania Settentrionale. Con l’opzione di guida “normal” la vettura si muove con agilità, fornendo un elevato confort, sia a livello acustico che grazie al lavoro delle sospensioni che assorbono anche le asperità più difficili. Il cambio doppia frizione a otto rapporti – dotato anche di comandi al volante – risponde ad ogni pressione dell’acceleratore, dimostrandosi dolce quando si viaggia tranquilli e diventando secco e veloce quando si cercano le massime prestazioni in modalità sport. Quest’ultima modifica anche la reazione dello sterzo, dotato di un ottimo rilascio, dell’acceleratore e del sound del motore.

In questo caso apprezziamo l’abbondante coppia da 500 Nm che spinge forte nella schiena, sia se si tratta di affrontare i tornanti delle colline, oppure se si vogliono raggiungere velocità elevate, cosa che abbiamo potuto provare senza problemi nell’Autobahn tedesca, priva di limiti di velocità e luogo ideale per toccare i 200 km/h dichiarati dalla Casa. Nelle curve più veloci non si nota nessun rollio fastidioso, merito dell’ottimo assetto e della batteria che contribuisce ad abbassare il baricentro. Certo, il peso che parte da 1.815 kg ogni tanto si fa sentire nei cambi di direzione più rapidi, ma sinceramente non si nota nulla di fastidioso o preoccupante. Un punto dolente è probabilmente la visibilità posteriore durante le manovre, infatti il lunotto piccolo e inclinato non agevola le retromarce, ma per fortuna c’è la telecamera posteriore e i sensori che rendono le cose decisamente più facile.

Prezzi

Il prezzo della nuova Mazda CX-60 con motore diesel da 200 CV parte da 49.900 euro, la versione da 249 CV parte invece da 61.200 euro. La versione plug-in con allestimento Prime Line ha un listino di partenza di 51.915 euro.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore