Mercato dell’auto in Italia: -19,4% a luglio 2021

Secondo i dati comunicati dall’Unrae, luglio 2021, con 110.292 immatricolazioni, ha fatto registrare il livello più basso dell’anno, in calo, per la prima volta, sia nei  confronti dello stesso mese del 2019 (153.331 unità, cioè -28,1%), sia di luglio 2020 (-19,4%), ossia l’anno della pandemia, quando furono registrate 136.768 targhe. Una situazione che potrebbe migliorare il mese successivo in virtù dell’approvazione in Parlamento del rifinanziamento degli incentivi per la rottamazione.

Se si guarda ai primi sette mesi del 2021, la perdita rispetto al 2019 sale a circa 250.000 unità (-19,5% con 1.236.481 immatricolazioni), con una previsione di chiusura dell’interno anno con oltre 300.000 auto perse, che si vanno a sommare alle 500.000 auto in meno immatricolate nel 2020, portando la perdita complessiva rispetto al periodo pre-covid a oltre 800.000 unità.

Per quanto riguarda la struttura del mercato italiano, i privati rappresentano ancora la “fetta” principale, con una quota del 61,8% del totale (-1,4 punti sul 2020), in linea a quella dei primi 7 mesi dell’anno. Il noleggio a lungo termine perde il 12% sul 2019 (-10% sul 2020), con una quota di mercato del 17%. Cresce il noleggio a breve termine che raddoppia i volumi immatricolati rispetto al 2019, chiudendo il mese al 4,8% di quota, anche se in rallentamento se confrontato con il 5,9% di gennaio-luglio.

Analizzando le tipologie di alimentazione, si registrano  forti flessioni per benzina (-27,4%), diesel (-22,7%) e metano (-2%). Il Gpl sale all’8,4% di rappresentatività. Crescono le vetture elettrificate (elettriche, ibride e ibride ricaricabili); le ibride salgono al 29,4% di quota (in crescita rispetto al 27,6% del cumulato), le plug-in arrivano al 5,6%, e le elettriche raggiungono il 4,6% (3,5% nei 7 mesi). 

Per quanto concerne i categorie del mercato, a luglio si sono registrate forti riduzioni in tutte, con un leggero recupero di quota per le utilitarie e una crescita fra mese e cumulato per le medie (segmento C). Tra le carrozzerie, crossover e fuoristrada presentano una quota in crescita (il 51% del mercato) rispetto al cumulato gennaio-luglio, mentre le berline si fermano al 45% del totale.

In flessione del 17,4% rispetto al 2019 anche il mercato dell’usato, con 313.150 passaggi di proprietà. Nei primi 7 mesi si registra un decremento del 18,4% rispetto al 2019 con 2.084.985 passaggi complessivi.

I costruttori hanno registrano un calo, esattamente come il mercato. In testa alla classifica c’è Fiat con 16.420 targhe, in calo del 16,05% rispetto al 2020. Secondo posto per Volkswagen, che registra 10.602 unità, in calo del 26,95%, terzo posto per Peugeout, con 6.159 targhe (in calo del 17,58%). Brusca decrescita anche per la Ford, con un meno 39,33 % (5.631 le vetture consegnate). Registrano un segno più rispetto allo scorso anno la Toyota, +6,54% (6.455 vetture), la Suzuki, con un +41,95%, raggiungendo quota 3.025, e la Kia, con 3.518 unità (+4,89%).

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