FILANTE (QUASI) COME UNA SHOOTING-BRAKE – A un paio di mesi dal lancio della berlina (qui la news), arriva anche la versione famigliare. Con la nuova Mercedes Classe E Station Wagon, la casa tedesca tiene fede alla tradizione, proponendo una vettura elegante e spaziosa. Rispetto a quello oggi in vendita, e che sostituirà il prossimo autunno, il modello di nuova generazione sfoggia però un piglio più sportivo, quasi da shooting brake: le linee, soprattutto nella zona posteriore, sono più snelle e filanti. il risultato è duplice: oltre a dissimulare bene gli ingombri, molto importanti (l’auto è lunga 4,95 metri, larga 1,88 e alta 1,47), migliorano l’efficienza aerodinamica (il Cx di 0,26 è un valore di tutto rispetto, per la categoria), obiettivo raggiunto anche grazie ad alcuni accorgimenti come le maniglie delle porte a scomparsa.
TETTO PIÙ BASSO, MA SEMPRE TANTO SPAZIO – Più basso di tre centimetri, il tetto della nuova Mercedes Classe E Station Wagon ha un andamento più arcuato rispetto al modello che si appresta a sostituire. Questo comporta una lieve riduzione della capacità a divano in uso, che è di 615 litri contro i 640 di prima. Ciò detto, il vano, molto ben rifinito, continua a essere uno dei punti di forza di un’auto che ha sempre svettato sulle dirette rivali alla voce “bagagliaio”. Il portellone motorizzato ha un’apertura estesa e il pianale, dalla forma regolare, e quindi molto ben sfruttabile, è a filo con la soglia di carico. Non è così, però, nelle versioni plug-in, che scontano un lieve rialzo dovuto all’alloggiamento della batteria da 31,2 kWh sotto il fondo e, a divano su, offrono un volume di 460 litri (che diventano 1.675 abbattendo gli schienali, con frazionamento 40:20:40). Molto buoni anche l’abitabilità e l’agio per chi siede dietro: i posti laterali, in particolare, sono molto comodi, e grazie a un passo cresciuto di oltre 2 centimetri, per un totale di 2,96 metri, c’è spazio a volontà anche per le gambe dei più alti.
UNA PLANCIA MODERNA E INTELLIGENTE – Il frontale della nuova Mercedes Classe E Station Wagon è proposto in due versioni, una più classica, con la mascherina a tre listelli cromati orizzontali e lo stemma sul cofano, l’altra più grintosa, con la griglia formata da una miriade di stelline e il grande logo al centro. In entrambi i casi, la calandra è circondata da un profilo in plastica nera lucida che ricorda quello delle Mercedes al 100% elettriche della famiglia EQ. La plancia può avere anche uno schermo dedicato esclusivamente al passeggero anteriore: grazie alla visione laterale oscurata, consente di guardare un film o usufruire di altre attività d’intrattenimento (ci sono, per esempio, TikTok, ma anche il popolare videogioco Angry Birds) senza distrarre chi guida. Tutti i principali servizi di bordo si gestiscono dal grande tablet centrale; alcuni, come l’attivazione del riscaldamento dei sedili quando la temperatura esterna scende sotto un certo livello, in futuro potranno essere completamente automatizzati grazie a un software di intelligenza artificiale. La grafica del sistema multimediale MBUX, inoltre, è stata semplificata, consentendo di muoversi tra i vari menù attraverso icone simili a quelle degli smartphone.
TUTTE IBRIDE – Al lancio, la nuova Mercedes Classe E Station Wagon sarà equipaggiata con gli stessi motori 2.0 quattro cilindri turbo elettrificati della berlina. La E 200 a benzina da 204 CV e la E 220 d a gasolio (quest’ultima anche 4Matic, con le quattro ruote motrici sempre in presa) da 197 CV condividono un sistema ibrido leggero con motore elettrico da 23 CV. Dispongono, invece, di un’unità a corrente da 129 CV con la batteria ricaricabile alla spina la E 300 e da 313 CV e la E 400 e da 380 CV; entrambe queste versioni ci sono anche con la trazione integrale. Un’importante novità, portata al debutto lo scorso aprile dalla versione a tre volumi, è il retrotreno sterzante: disponibile a richiesta, in abbinamento a un raffinato sistema di sospensioni pneumatiche autoregolanti, consente alle ruote posteriori di sterzare fino a 4,5º, rendendo più agevoli le manovre negli spazi stretti e aumentando sia la prontezza d’inserimento sia la stabilità in curva.
