Maxi con slancio

La Mercedes EQE è il secondo modello (dopo la ancor più grande EQS) basato sulla piattaforma Eva2, che la casa ha sviluppato per i suoi modelli elettrici di lusso. Rispetto alla sorella maggiore questa berlina è più corta di 27 cm ma ne mantiene le forme personali, disegnate tenendo conto in egual misura dell’eleganza e dell’aerodinamica. La  distribuzione dei volumi è piuttosto originale, con il parabrezza in posizione avanzata, il tetto dal profilo arcuato e la coda alta e rastremata, oltretutto provvista di un piccolo spoiler. Minuscolo e inclinato il lunotto: in “retro”, fortunatamente si può far conto su sensori e telecamere.

Seppure non sia priva di qualche nota di sportività, la Mercedes EQE rimane una generosa e accogliente “berlinona”: i suoi 495 cm da paraurti a paraurti la pongono ai livelli di una Classe E, mentre larghezza e altezza sono addirittura più abbondanti (rispettivamente, 196 e 151 cm contro 185 e 146 cm). E se lo sportellino che copre la presa di ricarica potrebbe essere scambiato per quello di un bocchettone del carburante (è in coda, sul lato destro), il grintoso frontale con mascherina sigillata non lascia dubbi sulla natura “a zero emissioni” di questa vettura. Degni di nota a livello tecnologico i fari Digital Light, ciascuno composto da un sistema di tre led e 1,3 milioni di microspecchi per la modulazione del fascio luminoso. 

Posteriore o integrale

La Mercedes EQE 350+ che abbiamo guidato sarà disponibile entro l’estate a partire da 93.017 euro (per la ricca versione “Launch Edition”). È equipaggiata con un motore a corrente trifase (anche se la casa parla di “esafase”, essendo presente un doppio avvolgimento trifase…) che scarica 292 cavalli sulle ruote posteriori: quanto basta, secondo i dati ufficiali, per scattare da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi, una prestazione brillante in considerazione della massa dichiarata di 2355 kg, e per toccare i 210 km/h. Alla 350+ si affiancherà la più prestante AMG 43 4Matic (da 116.142 euro), che aggiunge un secondo motore all’avantreno così da contare sulla trazione integrale; in questo caso la potenza complessiva sale a 476 CV, e lo “0-100” dichiarato passa a 4,2 secondi. 

Le soste di ricarica le pianifica lei

Tutte le Mercedes EQE 350 impiegano una batteria al litio da 90,6 kW alloggiata nel pianale, che nel caso della 350 consente – stando alle promesse della casa – di percorrere in media 654 km con un “pieno” di elettroni. Collegandosi a una colonnina rapida in corrente continua (l’auto accetta fino a 170 kW) è possibile ripristinare 250 km di autonomia in circa 15 minuti, come pure passare dal 10% all’80% della capacità totale in poco più di mezz’ora; invece, la ricarica in corrente alternata richiede orientativamente più di 8 ore da una stazione da 11 kW.

Per ottimizzare i rifornimenti si può pure contare sul sistema di navigazione connesso a internet, in grado di calcolare il percorso più conveniente tenendo conto di numerose variabili, programmando le soste in base a ubicazione e disponibilità dei punti di ricarica e potendo pure modificarle nel corso del viaggio, “reagendo” a eventuali variazioni del traffico, dello stile di guida e persino delle condizioni meteo. Inoltre, il sistema Eco ottimizza il recupero d’energia in base alla situazione, stante pure la possibilità di variare, agendo sulle levette al volante, l’apporto del sistema di recupero nei rallentamenti (che permette di arrivare ad arrestare la Mercedes EQE 350 solo sollevando il piede dall’acceleratore), così come di ridurre i consumi sfruttando l’inerzia o un falsopiano in discesa (funzione di “veleggio”).

Può sterzare anche dietro

La Mercedes EQE 350 impiega sospensioni raffinate: all’avantreno lavora una struttura con schema a quattro bracci, mentre dietro troviamo un’architettura multilink a cinque bracci. Previste solo per le AMG 43 le molle pneumatiche Airmatic, adattative e autolivellanti: impostando le modalità di guida più sportive, il corpo vettura viene avvicinato al suolo di 20 mm oltre i 120 km/h (con benefici per la stabilità e per l’aerodinamica), mentre fino a 40 km/h può essere sollevato di 25 mm (opzione utile, ad esempio, su fondi irregolari o innevati). Fra gli optional “tecnici” figura pure l’asse posteriore sterzante (1.586 euro), che a bassa velocità orienta le ruote dietro fino a 10° in controfase rispetto a quelle anteriori incrementando l’agilità (e riducendo il diametro di svolta da 12,5 a 10,7 metri); diversamente, alle andature elevate la sterzata delle quattro ruote avviene in fase, così da rendere la Mercedes EQE 350 più pronta e stabile nelle variazioni di traiettoria. 

Uno spazioso salotto

L’abitacolo è ampio, tanto che la stessa Casa rimarca che la Mercedes EQE 350 risulta più spaziosa della berlina Classe E, e riserva ai passeggeri maggiore agio tanto in larghezza, quanto in lunghezza (e qui conta anche la generosa misura del passo, ossia la distanza fra i centri delle ruote anteriori e posteriori, che è di ben 312 cm). Sempre dal confronto con la “sorella” con motore termico, emerge la superiore altezza delle sedute (+65 mm), un parametro che determina una posizione più favorevole in termini di visibilità. Raffinate le finiture che, volendo, possono essere arricchite con materiali speciali. I passeggeri anteriori sono accolti da poltrone ampie e avvolgenti, regolabili elettricamente anche nel supporto lombare, riscaldabili e, a richiesta, dotate di climatizzazione (939 euro). Le separa un alto tunnel che integra il poggiagomiti, cela un paio di portaoggetti e, al centro, ospita una superficie tattile con alcuni tasti virtuali, fra i quali quello dell’attivazione del lampeggio d’emergenza (facilmente raggiungibile tanto da chi guida, quanto dal passeggero). Essendo la struttura “sospesa”, sotto di essa è stata ricavata un’ampia vasca portaoggetti, dotata di rivestimento antiscivolo e provvista di un paio di prese USB. 

Di bagagli non ne porta tanti

Il tetto panoramico (1.854 euro) della Mercedes EQE 350 rende l’ambiente davvero arioso, e lo spazio abbonda anche per chi siede nella zona posteriore, ove si gode di parecchio agio pure davanti alle ginocchia. Semmai, un appunto può essere mosso al posto centrale del divano, meno comodo di quelli laterali soprattutto a causa dello schienale un poco più rigido (cela un bracciolo estraibile). Considerate le dimensioni esterne dell’auto, non risulta propriamente generoso il bagagliaio, che con 430 litri di capacità dichiarata si allinea a quelli di berline ben più corte e compatte. Inoltre, la soglia di carico è a ben 78 cm dal suolo e le voluminose guide dei supporti del cofano del baule a sollevamento elettrico rubano centimetri nella parte superiore del vano. In compenso il rivestimento è curato, e sono presenti una nicchia laterale con rete fermacarico e la botola passante per sistemare oggetti lunghi quando si viaggia in quattro.

La plancia a “tutto schermo”

Se si escludono quelli per regolare le bocchette d’aerazione, la plancia della Mercedes EQE è priva di comandi fisici. Per ora riservato alla AMG 43 è l’enorme display arcuato dell’MBUX Hyperscreen (8.784 euro), che permette di gestire “al tatto” o tramite voce la totalità delle funzioni della vettura. Il sistema si compone di tre monitor contigui protetti da un unico vetro, che occupano praticamente l’intera plancia sviluppando una diagonale complessiva di 29”. Perciò, visivamente il display dedicato al cruscotto “si fonde” con quello del sistema multimediale (che è al centro) e prosegue con un monitor di 12,3” dedicato all’intrattenimento del passeggero, il quale può guardare anche film o programmi televisivi in streaming.

E non manca una telecamera che tiene d’occhio il guidatore, oscurando automaticamente i contenuti del terzo display qualora cerchi di guardarlo. Il sistema MBUX della Mercedes EQE 350 accetta l’attivazione vocale mediante la frase chiave “Hey Mercedes” (27 le lingue supportate). Inoltre, l’Hyperscreen affida la gestione delle varie funzioni all’intelligenza artificiale, potendo addirittura “imparare” le abitudini dell’utilizzatore e fornire suggerimenti personalizzati non solo per quanto riguarda l’infotainment, ma pure per le regolazioni relative al comfort e alla guida. Il tutto mantenendo in primo piano i comandi di impiego più frequente, quali quelli relativi alla navigazione o all’impianto audio.

Il comfort è davvero ottimo

Allo stato dell’arte la disponibilità di ausili alla guida per la Mercedes EQE 350: oltre all’immancabile complesso di automatismi (cruise control adattativo con funzione di fermata e ripartenza, e mantenimento di corsia) che abilita la guida semiautonoma di Livello 2, ossia il massimo ammesso nel nostro Continente, sono previsti sistemi innovativi quali l’anti-colpo di sonno che analizza il battito delle palpebre di chi guida. La vettura è anche in grado di memorizzare e riprodurre automaticamente manovre di parcheggio ricorrenti (per esempio quella necessaria per accedere al proprio box), ed è già predisposta per i servizi di posteggio automatizzato senza conducente che, in futuro, sarà attivata in alcuni autosilos. 

Una volta seduti nella sontuosa poltrona, ben sostenuta e dalle ampie possibilità di regolazione, ci si sorprende di quanto sia facile guidare una vettura della stazza della Mercedes EQE 350. Tutto risponde con fluida dolcezza, senza strappi; solo sulle prime bisogna abituarsi alla miriade di informazioni provenienti dal display del cruscotto, da quello dell’infotainment, e dai tanti dati che affollano pure l’head-up display. Si viaggia con un grande comfort, anche se manca la veemente grinta che di solito caratterizza i motori delle grosse vetture elettriche, non ci si può certo lamentare della progressione da fermi e in uscita di curva (anche se nel nostro test sulle autostrade tedesche avremmo gradito una progressione più vigorosa dopo i 140 orari).  

La massa c’è, ma la guida è equilibrata

L’ottimo bilanciamento della Mercedes EQE 350 resta tale anche quando viene voglia di affondare il piede sull’acceleratore, nel qual caso i 530 Nm di coppia motrice si fanno ben sentire innescando qualche (peraltro ben controllabile) scodata se il fondo non è perfetto. Nei percorsi guidati bisogna solo abituarsi a fare i conti con l’inerzia derivante dalla massa di quasi 2400 kg, che sconsiglia di arrivare troppo “lunghi” negli inserimenti in curva per non dover poi lavorare troppo di volante per contrastare il sottosterzo, e suggerisce di adottare una guida fluida e armonica. Dunque, la massa si fa sentire, ma il baricentro piuttosto basso e il buon lavoro delle sospensioni rendono comunque la tedesca disinvoltamente fluida negli inserimenti in curva e nelle variazioni di traiettoria. Convincenti anche i freni che offrono un’escursione molto ampia nella prima fase, mordono con decisione quando si “pesta il pedale” e, a differenza di quel che si osserva per altre elettriche, non fanno sentire troppo l’interazione col sistema di recupero dell’energia in frenata.

Secondo noi

Perché sì 
> Comfort. L’abitacolo è ottimamente insonorizzato e le poltrone sono comodissime. 
> Freni. Facili da modulare, risultano molto bene armonizzati col sistema di recupero dell’energia nelle decelerazioni.
> Souplesse di guida. L’imponente elettrica tedesca è del tutto fluida e rilassante.

Perché no 
> Bagagliaio. La soglia di carico è lontana da terra (78 cm) e 430 litri di capacità sono pochi per una berlina lunga quasi 5 metri (peraltro priva di vano aggiuntivo anteriore, presente in alcune rivali).
> Massa. I quasi 2400 kg a vuoto si fanno sentire se si guida velocemente nei percorsi pieni di curve.
> Visibilità posteriore. Il lunotto è quasi una feritoia: in manovra vengono in aiuto sensori e telecamere, ma nel traffico qualche difficoltà c’è.

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore