Nella seconda metà degli Anni ’90, Mercedes attua una piccola rivoluzione tra i motori plurifrazionati, introducendo una famiglia di V6 e di V8 con tre valvole per cilindro. I V6, noti con la sigla M112, rimpiazzano i precedenti sei cilindri in linea M104, riprendendone in molti casi anche le cilindrate e le misure di alesaggio e corsa, ma rispetto a quelli sono più leggeri e compatti.

Si tratta dei primi motori V6 nella storia della Casa, che fino ad allora non aveva mai utilizzato l’architettura V per motori a sei cilindri. Eppure, il primo V6 in assoluto a portare il marchio della stella non fa parte di questa famiglia ma è un motore da competizione costruito pochi anni prima.

M106, nato per l’erede della “190 Evo II”

Il primo motore V6 Mercedes porta la sigla M106 e nasce nel 1994 per uso agonistico, destinato a una berlina da turismo omologata nella Classe 1 FIA e basata sulla Classe C W202, l’auto che sostituisce, sia sulle strade sia sulle piste, la mitica 190E. 

La variante da corsa è infatti l’erede della 190 Evo II con motore quattro cilindri da 2,5 litri. Per la nuova generazione Mercedes, che sta per effettuare il passaggio ai V6 anche sui modelli stradali, sceglie quindi di sviluppare un nuovo V6 da 2,5 litri, adatto ad essere montato nel cofano di una vettura bassa e profilata e in posizione molto arretrata.

Il motore M106 si rifà lontanamente al 4.2 V8 M119 che Mercedes monta sui modelli superiori come la Classe E 420: come questo ha infatti un angolo tra le bancate di 90° e la distribuzione a quattro valvole per cilindro con doppi alberi a camme in testa, a differenza dei successivi V8 M113 e dei già citati V6 M112 che si distingueranno, appunto, per l’adozione di tre sole valvole comandate da un singolo albero a camme per bancata.

Alesaggio e corsa misurano 90 x 68 mm, si tratta dunque di un motore superquadro a corsa corta, altro elemento che ne riduce il profilo e favorisce il raggiungimento di regimi di giri più elevati. Il rapporto di compressione è di 12:1, l’alimentazione a iniezione, la potenza massima nella prima versione del 1994 è di circa 370 CV a 9.500 giri, ma nelle successive evoluzioni crescerà fino a raggiungere, nel 1996, i 500 CV a 11.500 giri.

Mercedes Benz C AMG V6 DTM 1994-1996

Mercedes Benz C AMG V6 DTM 1994-1996

Così equipaggiata, la Classe C V6 DTM vincerà ben due campionati DTM nel 1994 e 1995 e l’ITC nel ’95, sbaragliando rivali come l’Alfa Romeo 155 V6 TI e la Opel Calibra DTM. Queste ultime sono a trazione integrale, mentre la berlina Mercedes, la cui base stradale non avrà versioni 4×4 fino alla generazione successiva, ha trazione posteriore e cambio montato la retrotreno, cosa che favorisce la posizione arretrata del motore.

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