Non più 130 km/h ma fino a 150 km/h sulle autostrade dotate di tre corsie. Niente più bollo per le auto storiche. Bici contromano e regole meno severe per chi guida con il cellulare. C’è questo e molto altro nel documento uscito dalla Commissione trasporti che ai primi di maggio dovrebbe iniziare l’iter parlamentare e diventare il nuovo Codice della strada.

Il condizionale è d’obbligo perché ci sono ancora ampi margini per le modifiche e le varie correnti politiche non la pensano allo stesso modo sulle novità da introdurre. Ad esempio, l’innalzamento del limite di velocità a 150 Km/h è fortemente voluto dalla Lega, mentre il Movimento 5 Stelle e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sono contrari.

Sta di fatto che gli automobilisti attendono il nuovo Codice della Strada ormai da anni e in questa legislatura è stato già modificato varie volte inserendo delle regole – come l’obbligo di sistemi antiabbandono sui seggiolini per i bambini, la stretta sulle targhe estere o il raddoppio delle sanzioni per chi guida senza assicurazione in provvedimenti diversi dal nuovo Codice della strada, come la legge di Bilancio (in cui si parla di hoverboard, segway, monopattini e monowheel su piste ciclabili e Zone 30 dall’estate 2019), il decreto fiscale o quello sicurezza.

Vediamo di seguito quali sono le principali novità su cui si sta dibattendo, ricordando che il tanto discusso divieto di fumo alla guida è stato depennato e che dovrebbe essere abolito anche l’uso degli anabbaglianti di giorno sulle strade extraurbane.

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