Il passaggio di proprietà auto l’atto che si compie quando si decide di vendere o acquistare il proprio veicolo. Si tratta di un iter fondamentale, che sancisce a tutti gli effetti la cessione del bene al nuovo proprietario – privato o concessionario – cambiando il nome dell’intestatario del veicolo all’interno dei pubblici archivi, come il Pubblico registro automobilistico (o Pra) dell’Aci e l’Archivio nazionale veicoli (Anv) della Motorizzazione civile. Vediamo nel dettaglio come farlo, quali documenti sono necessari e tutti i costi da sostenere.

Passaggio di proprietà auto: documenti necessari e dove si fa

Per capire bene come si fa il Passaggio di proprietà di un’auto partiamo innanzitutto dalle basi. La prima cosa da fare quando si vuole cambiare l’intestatario di un veicolo è procurarsi tutti i documenti necessari affinché la procedura vada a buon fine. In particolare:

*Il cambio da CDP a CDPD avviene, dopo il 5 ottobre 2015, anche durante l’atto del Passaggio di proprietà

In caso di smarrimento furto o distruzione del CDP cartaceo e/o della carta di circolazione (accade più spesso di quanto si possa pensare) è sufficiente fornire la relativa denuncia o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di resa denuncia.  

Reperita la documentazione burocratica, per effettuare il Passaggio di proprietà bisogna recarsi o presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista dell’unità territoriale ACI, o presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista di una delegazione o di un’agenzia pratiche auto (con costi superiori che vedremo in seguito) oppure presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista situazione all’interno dell’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC). Attenzione però, perché anche se si tratta di tre modi simili i costi possono essere ben diversi, come specificheremo in seguito.

Parlando dei documenti necessari per il passaggio di proprietà auto e come già specificato, sono doverose alcune importanti spiegazioni. La prima riguarda le auto immatricolate a partire dal 5 ottobre 2015 e fino al 1 ottobre 2021, le quali sono dotate fin dalla prima trascrizione solo di un Certificato di Proprietà in modalità digitale (CDPD), oltre che della normale Carta di circolazione (dunque bisogna portare solo quest’ultima in fase di passaggio).

A partire da questa data, infatti, per ogni pratica presentata, il PRA non ha più emesso il Certificato di proprietà cartaceo, ma ha iniziato a generare esclusivamente le attestazioni contenenti il riferimento identificativo (codice ID), tramite il quale è possibile verificarne l’autenticità e da conservare per future rivendite dell’auto.

La seconda, invece, riguarda le auto immatricolate o soggette a un trasferimento di proprietà dopo il 1 ottobre 2020. Quest’ultime, infatti, a seguito dell’entrata a regime del D.Lgs 98/2017, sono dotate esclusivamente del Documento Unico dell’Automobilista (DU) che, rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), riunisce in un unico documento il Certificato di Proprietà e la Carta di Circolazione.

Passaggio di proprietà auto: tempi e modalità

Dopo aver specificato i documenti da portare, parliamo ora delle tempistiche. Il Passaggio di proprietà di un’auto o un veicolo deve essere effettuato entro 60 giorni dalla data di compravendita del veicolo stesso e può richiedere anche alcuni giorni per essere portato a termine. Tuttavia nella maggior parte dei casi è immediato, soprattutto se si sceglie di recarsi in un’Agenzia Pratiche Auto nei giorni feriali infrasettimanali.

Qualora si decidesse di effettuarlo di sabato o in un giorno antecedente una festività, invece, potrebbe essere richiesto di tornare allo Sportello Telematico dell’Automobilista scelto nei giorni lavorativi seguenti, per ritirare il foglio di avvenuta trascrizione dell’atto nei pubblici registri (una ricevuta cartacea contenente il codice ID necessario per risalire al Certificato di Proprietà Digitale).

Passaggio di proprietà auto: quanto costa e come pagare

Ma quanto costa il passaggio di proprietà di un’auto? La risposta è dipende da diversi fattori. Il primo in assoluto è la Provincia di residenza dell’acquirente, un dettaglio che può far variare (anche di molto) l’importo da versare per l’IPT (Imposta provinciale di trascrizione). Poi c’è la potenza dell’auto espressa in kW, i vari versamenti per quanto riguarda le imposte di bollo e i diritti e, infine, la tariffa del servizio di intermediazione in regime di libero mercato (qualora si scelga di affidarsi a un’Agenzia Pratiche Auto).

Scendendo più nel dettaglio, per capire bene quanto costa il Passaggio di proprietà dell’auto la prima cosa da fare è scegliere dove si intende farlo. Come abbiamo detto in precedenza, i casi sono sostanzialmente tre:

Passaggio di proprietàCosti (a titolo di esempio e variabili a seconda della Provincia)
Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT)Variabile a livello provinciale
Compenso ACI27,00 euro
Imposte di bollo32,00 euro + 16,00 euro
Diritti di trascrizione10,20 euro
Imposta di bollo per autentica16,00 euro
Scarica qui la tabella di esempio per l’IPT nella Provincia di Roma

Passaggio di proprietà auto: cosa cambia tra privati e concessionarie

Quando si tratta di vendere la propria auto a un concessionario, che la ritira per rivenderla a sua volta, il Passaggio di proprietà prende il nome di Minivoltura. Per il cliente privato che sta cedendo l’auto non cambia sostanzialmente nulla rispetto alle procedure sopra descritte.

Per il professionista o l’azienda intenzionata all’acquisto, invece, la questione è un po’ diversa. La richiesta di registrazione del Passaggio di proprietà, infatti, va sempre portata a termine presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista, a cambiare però è il costo, inferiore perché non è necessario il versamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT).

Attenzione però, perché, come si può leggere sul sito dell’Aci stesso, la Minivoltura si considera regolarmente effettuata solo se l’atto di vendita viene registrato nell’archivio del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e della Motorizzazione Civile (UMC), in caso contrario il venditore rimane intestatario del veicolo al PRA per mancata registrazione del passaggio di proprietà e può essere chiamato a rispondere di tutte le conseguenze connesse al presunto possesso e uso improprio del veicolo.

Passaggio di proprietà auto: come si fa in caso proprietà di un defunto

Dopo aver spiegato nel concreto come effettuare il Passaggio di proprietà dell’auto e quanto costa, affrontiamo il discorso di un caso limite, cioè quello in cui ci sia di mezzo il decesso di una persona.

In questo caso, proprio al pari dei precedenti, il Passaggio di proprietà del veicolo deve essere effettuato sempre e comunque entro 60 giorni, questa volta però non dall’atto di acquisto ma dall’autentica della firma (con atto notarile) posta sull’atto di accettazione dell’eredità.

Parlando proprio di quest’ultimo, se non siete esperti di materia ereditaria, ricordiamo che può avvenire in tre modi ben distinti: 

Parlando di automobili, il punto più importante è il secondo, cioè l’accettazione tacita. Nel caso ipotetico, per esempio, del decesso di un parente di cui si sia ereditari diretti, infatti, l’utilizzo dell’auto nel periodo di tempo trascorso tra la morte effettiva e l’atto di accettazione o rinuncia dell’eredità può essere considerato a sua volta un atto provante dell’accettazione dell’eredità.

In poche parole, qualora si fosse indecisi se accettare o meno il lascito del defunto, magari nel caso in cui fossero presenti dei debiti di entità ancora incerta, l’utilizzo dell’auto potrebbe essere considerato dalla legge un atto che automaticamente ne comporterebbe l’accettazione.

Una volta accettata l’eredità, la procedura da seguire per il Passaggio di proprietà dell’auto del defunto è più o meno la stessa rispetto ai casi “tradizionali”, con i seguenti documenti da presentare sempre presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista:

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