Ormai li conosciamo bene. I cartelloni con i prezzi medi dei carburanti ci fanno compagnia da quasi una settimana; precisamente dal 1° agosto, quando è entrato in vigore l’obbligo per i benzinai di esporre i costi medi regionali e nazionali (rispettivamente in città e autostrada) di benzina e diesel all’ingresso delle stazioni di rifornimento.

Una misura fortemente voluta dal Governo Meloni, con gli obiettivi di combattere le speculazioni e abbassare il prezzo del pieno all’auto in vista dell’estate. Missione compiuta? Pare proprio di no. A dirlo sono dati e sindacati dei gestori.

“Niente panacea”

Benzina e diesel sono infatti in rialzo da settimane, compresi i giorni che vanno dall’1 al 7 agosto, prima settimana di operatività del decreto Carburanti. Come riporta Fegica (Federazione italiana gestori carburanti e affini), negli ultimi sette giorni il prezzo del gasolio è aumentato mediamente di 4,1 centesimi/litro (cent/l) in città e 3,6 cent/l in autostrada, con la verde salita invece di 1,7 cent/l su entrambe le viabilità

“Se il buon giorno si vede dal mattino, allora il cartello del prezzo medio rischia di non essere la panacea di tutti i mali annunciata dal ministro Urso”, tuona Roberto Di Vincenzo, presidente di Fegica.

I rincari più alti si registrano in Molise e Umbria per quanto riguarda il diesel (+4,8 cent/l) e nel Lazio per quanto riguarda la benzina (+2 cent/l). Qui sotto, una panoramica completa dei rialzi elaborata sempre da Fegica.

Comanda il petrolio

Intanto, dopo i tagli alla produzione decisi dall’Opec+, crescono anche le quotazioni del petrolio, vere responsabili, a cascata, dei prezzi carburanti. Il Brent – riferimento nel mercato europeo – oscilla tra 85 e gli 86 dollari al barile ($/b), mentre il Wti – riferimento nel mercato americana – viaggia sugli 82 $/b.

  • Brent: 85-86 $/b
  • Wti: 82 $/b

I prezzi alla pompa

Vediamo quindi i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia (Qe) ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Woman motorist filling car at petrol station

Una signora fa rifornimento all’auto

Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 1,937 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,930 e 1,949 euro/litro (media no logo a 1,922 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,816 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,810 e 1,827 euro/litro (no logo a 1,801 euro/litro).

Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 2,070 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 2,009 e 2,142 euro/litro (no logo 1,974). La media del diesel è arrivata invece a 1,950 euro/litro, con i singoli player tra 1,892 e 2,020 euro/litro (no logo 1,853).

Il Gpl si muove infine tra 0,712 e 0,731 euro/litro (no logo 0,693), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,397 e 1,485 euro/kg (no logo 1,400).

Tipo rifornimentoBenzina (€/litro)Diesel (€/litro)
Self service1,9371,816
Servito2,0701,950

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