Per ogni appassionato di Porsche 911, la ormai iconica linea della coupé di Stoccarda è un elemento irrinunciabile. La coda spiovente e il frontale con i fari tondi alle estremità dei parafanghi hanno delineato una linea senza tempo, che pur aggiornata da una generazione all’altra, non rinuncia ai suoi caratteri distintivi.

Eppure, c’è stato un periodo in cui alcuni clienti particolarmente appassionati di corse potevano richiedere una Turbo 930 carrozzeria speciale che rinunciava proprio al caratteristico frontale in favore di uno più filante ma meno distintivo, con un cofano piatto e spiovente e fari a scomparsa. Il suo soprannome era “Slant Nose”, è stata prodotta in tre distinte serie e no, non era un tentativo di imitare le contemporanee Ferrari.

Tutto inizia con il Gr.5

Per capire quale fascino possa esercitare una linea così particolare su un pubblico già affezionato al modello bisogna fare un salto indietro fino alla metà degli Anni ’70, con Porsche impegnata a misurarsi nelle principali categorie dell’Endurance iniziando con quella dei prototipi, che dominerà nel 1976 con la 936, per proseguire con quelle minori dove corre con le derivate della 911. 

Porsche 935 1976 Slant Nose

Porsche 935 1976 Slant Nose

Proprio per il 1976, il regolamento FIA ha introdotto il nuovo Gruppo 5 dedicato alle vetture di Produzione Speciale, diventate note come “Silhouette”: sono derivate da vetture di serie, di cui devono mantenere la scocca, come le Gr.4, ma hanno maggiore libertà di modifiche al resto della carrozzeria e alla meccanica.

Porsche non aspetta altro: partendo dalla 911 Turbo tipo 930, che ha già fatto da base alla 934 di Gr.4, allestisce una vettura più spinta e veloce battezzata 935, che inizialmente si limita a montare parafanghi più larghi e alettoni maggiorati. Tuttavia, a stagione già iniziata, il team trova una soluzione per migliorare ancora l’aerodinamica grazie a un’intuizione del responsabile tecnico Norbert Singer.

Studiando a fondo il regolamento, Singer si accorge infatti che non è precisato se i fari debbano rimanere nella stessa posizione che hanno sull’auto di serie, mentre è consentito di modificare liberamente i parafanghi, che sulla 911 incorporano appunto anche i fari. Sostituisce quindi il frontale tipico della 911 con uno più spiovente e aerodinamico che incorpora i fanali nella parte bassa.

Porsche 911 Turbo 3.3 Slant Nose 1980 (2)

Porsche 911 Turbo 3.3 Slant Nose 1980

Le “Slant Nose” stradali

La 935 macina successi e la sua linea, insolita per una Porsche, non manca di catturare l’attenzione dei clienti più esigenti. Gerhard Siegfried Amann, industriale e “uomo di corse” tedesco, rompe il ghiaccio nel 1980 chiedendo a Porsche una Turbo speciale con il frontale della 935, che diventa ben presto una voce nel listino del “reparto desideri speciali” della Casa, a offrire una variante stradale della 930 con il muso basso e altre modifiche.

Le prime hanno un paraurti con i fari integrati, e in qualche caso anche un radiatore maggiorato integrato, soluzioni che tuttavia non sono omologabile in tutti i Paesi né in tutti gli stati Usa per la circolazione sui strada, quindi dall’83 le “Slant Nose”, in tedesco “Flachbau“, vengono proposte anche con i paraurti di serie e i fari a scomparsa.

Porsche 911 Turbo 3.3 Coupe SE Slant Nose 1987 (2)

Porsche 911 Turbo 3.3 Coupe SE Slant Nose 1987

Porsche 911 Turbo 3.3 Cabriolet Slant Nose 1987

Porsche 911 Turbo 3.3 Cabriolet Slant Nose 1987

Ufficialmente, Porsche produce tre serie di queste varianti speciali, con carrozzeria sia coupé sia cabriolet, per la maggior parte con kit di potenziamento del motore da 330 CV. I numeri effettivi sono una questione controversa per gli appassionati, in quanto Porsche non li fornisce ufficialmente ma li assimila alle 930 “di serie”.

Porsche 911 Turbo 3.3 Coupe SE Slant Nose 1986 (2)

Porsche 911 Turbo 3.3 Coupe SE Slant Nose 1986

Ad ogni modo, la prima serie è la più rara, proprio per i limiti di omologaizone che non la rendono vendibile in molti paesi, e ne limita la diffusione a poche decine di unità, qualcuna di più dopo l’arrivo del frontale con fari a scomparsa. Per la seconda si parla invece di circa 200 mentre la terza dovrebbe aver superato le 600 unità. In totale, si stima che le “Slant Nose” ufficiali siano meno di un migliaio, per la maggior parte cabriolet.

Kremer Porsche 935 stradale

Kremer Porsche “935” stradale

Inoltre, come accadeva come le Porsche da competizione, che talora vengono “replicate” con l’approvazione e la collaborazione della Casa, da team privati come Kremer e Joest, anche in ambito stradale si vedono talvolta iniziative private di tuner come Gemballa, Ruf, ancora Kremer, Rinspeed, Zender e molti altri. E ai giorni nostri, c’è ancora che tributa a vetture come queste l’omaggio di un restomod, come ha fatto un concessionario californiano con un esemplare del 1988

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