Sportiva, wagon e crossover

Già nelle concessionarie, la Cross Turismo è la versione “tuttofare” della sportivissima berlina elettrica Porsche Taycan. Con il tetto piatto invece che ad arco e l’aggiunta di un comodo portellone, potremmo definirla una sorta di wagon, ma bassa e filante: una shooting brake. In questo, la casa tedesca ripete l’operazione già vista con la Panamera e la sua versione Sport Turismo. Ma qui si va oltre. Come dice il nome, la Porsche Taycan Cross Turismo è anche un po’ crossover: ha protezioni laterali attorno ai passaruota, inserti nei paraurti in color alluminio, un assetto rialzato di 2 cm e la modalità di guida Gravel (ghiaia) specifica per i terreni a bassa aderenza.

Inoltre, si può aggiungere il pacchetto Offroad Design (1.648 euro) che include anche alette protettive nella parte inferiore della carrozzeria, un ulteriore centimetro di distanza da terra e una bussola nella parte superiore della plancia. A differenza della berlina, la Porsche Taycan Cross Turismo c’è solo con la batteria maggiorata da 83,7 kWh effettivi e la trazione integrale (ottenuta grazie a due motori elettrici). Si parte dalla versione 4, con 476 CV (101.621 euro), e poi ci sono la 4S da 571 CV del test, la Turbo (680 CV e 161.848 euro) e infine la Turbo S (761 CV, 196.008 euro). I valori di potenza sono quelli massimi, ottenuti usando la funzione Launch Control per scattare il più rapidamente possibile.

Buona per quattro

La Porsche Taycan Cross Turismo rimane un’auto sportiva, ma il fatto di essere un po’ rialzata rispetto alla berlina agevola l’accesso. Cosa che vale a maggior ragione dietro, dove ci sono porte più alte e squadrate che evitano di dover chinare troppo la testa nell’entrare, e aiutano se si devono mettere dei bimbi sui seggiolini. Una volta dentro, due adulti adesso stanno discretamente comodi: la seduta è sempre un po’ infossata, come nella berlina, ma ci sono 4,7 cm in più per la testa e finestrini più ampi che consentono di vedere meglio fuori. La nostra auto, poi, montava l’ampio tetto fisso in cristallo (1.647 euro) che regala ulteriore luminosità. Per 488 euro si ottiene l’omologazione per il quinto posto, che, però, va considerato d’emergenza: questa zona del divano è dura e rialzata, e il tunnel centrale è molto ingombrante. 

Di lusso, e si vede

Per il resto, l’abitacolo della Porsche Taycan Cross Turismo non cambia: la posizione di guida è piuttosto bassa e distesa, con ampie regolazioni di tipo elettrico (l’auto del test montava quelli sportivi con anche le registrazioni motorizzate della lunghezza della seduta e del supporto lombare, nonché del volante: 2.086 euro), e le finiture sono di ottima qualità. Molto belli i rivestimenti in pelle dei sedili (di serie) ma anche della plancia e dei vari pannelli (3.678 euro), applicati con grande precisione. D’effetto  il cruscotto: un display curvo di ben 16,8’’, che richiama lo stile delle Porsche classiche ma può essere ampiamente configurato e ha una grafica curata.

A volte, però, i comandi a sfioramento sui bordi esterni (per le luci, l’Esp, la gestione delle sospensioni e così via) restano coperti dalle razze del volante. Non ci ha convinto del tutto anche la gestione tramite comandi “touch” o dai due schermi centrali della gran parte delle funzioni. In particolare, almeno per le bocchette avremmo lasciato una levetta o una rotella: qui, invece, la portata e la direzione del flusso si cambiano da un menù, facendo scorrere il dito sul display dove è rappresentato il disegno della plancia. Una distrazione inutile. 

Bagagliaio non enorme, ma abbastanza pratico

Come nella Taycan a quattro porte, nella Porsche Taycan Cross Turismo ci sono due vani per i bagagli. Il pozzetto anteriore di 84 litri non cambia, mentre il baule vero e proprio è ben più pratico. La capienza a divano su è di 446 litri: non molti per un’auto lunga quasi cinque metri, ma comunque 39 in più. Inoltre, togliendo la cappelliera, qui resta spazio fino al soffitto. L’accesso è migliore grazie al portellone, discretamente ampio e ad apertura elettrica, e il vano è curato: ci sono due plafoniere, dei ganci appendiborse e due bande elastiche per fissare i piccoli oggetti. Con l’opzione dei cinque posti, il divano è in tre parti reclinabili invece che in due. La soglia di carico a soli 67 cm da terra aiuta a caricare, ma togliere gli oggetti pesanti  richiede qualche sforzo di troppo, dato il gradino di 15 cm rispetto al fondo.

Sempre una gran guida

Sarà anche una wagon-crossover, ma questa Porsche Taycan Cross Turismo rimane prima di tutto una sportiva. Grazie anche al cambio automatico a due marce, con prima corta, accelerando a fondo in partenza la testa finisce invariabilmente contro il poggiatesta: i 4,1 secondi dichiarati nello “0-100” danno un’idea dello sprint disponibile, e all’inizio bisogna abituarsi a tanta veemenza. In velocità le riprese sono meno violente, ma sempre assai rapide: limiti permettendo, la scalata ai 240 orari dichiarati è imperiosa. A velocità molto alte l’aria che scorre intorno alla carrozzeria si fa sentire, pur con i vetri isolanti (1.373 euro), ma alle andature previste dal codice l’auto è silenziosa (e non troppo rigida sulle buche).

Con le ruote di 20” (da 2.208 euro), il retrotreno sterzante (2.391 euro) e le barre antirollio a controllo elettronico (3.355 euro), la Porsche Taycan Cross Turismo curva con grande precisione (lo sterzo è sempre piuttosto corposo e lineare nella risposta) e riesce trasmettere a terra senza difficoltà tutti quei cavalli, anche sul bagnato. Molto potente e facile da gestire la frenata; l’unica nota negativa è che, a differenza di altre elettriche, la Taycan non prevede la modalità “one pedal”, ovvero con un recupero dell’energia in rilascio maggiorato. Il deciso freno motore che ne deriva consente di gestire la gran parte dei rallentamenti (frenate d’emergenza escluse) tramite il solo acceleratore: molti lo trovano comodo.

Non ci siamo fatti mancare neppure un’escursione lontano dall’asfalto, su un fondo argilloso segnato da profondi “binari” e con anche dossi e discrete pendenze. Selezionata la modalità Gravel e alzate al massimo le sospensioni (a patto di stare sotto i 30 km/h, si guadagnano due cm sulla distanza da terra di base che è di 14,5 cm) ce la siamo cavata senza la minima indecisone. Del resto, la forte coppia motrice subito disponibile e la possibilità di variarla molto più rapidamente che con i motori a combustione interna aiutano a minimizzare gli slittamenti delle ruote, anche quando le gomme sono estive come quelle della Porsche Taycan Cross Turismo che abbiamo guidato.

 

Ricarica in fretta

Come tutte le Taycan, la Cross Turismo si può ricaricare molto velocemente, sfruttando fino a 270 kW dalle colonnine pubbliche superveloci (per ora ancora poco diffuse). In condizioni ideali, la casa dichiara 22 minuti e mezzo per andare dal 5 all’80%. Noi, dopo aver percorso oltre 200 km a buona andatura (e in gran parte in autostrada) eravamo passati dall’80% al 38%. Una sosta di meno di 15 minuti presso una colonnina Ionity (dove le Porsche pagano solo 0,33 euro/kWh) ci ha consentito di recuperare il valore iniziale. Abbiamo notato, però, che per arrivare alla presa posta nel parafango anteriore destro, il cavo di ricarica corto e tozzo appoggia sul paraurti anteriore, rischiando di danneggiarne la verniciatura. Quanto alla ricarica presso le più diffuse colonnine a corrente alternata, di serie l’auto accetta 11 kW, ma optional (a 1.708 euro) si può arrivare a 22. Precisiamo, infine, che la casa tedesca sta operando per ampliare i punti di ricarica. Fra l’altro, installandone entro settembre presso tutte le sue concessionarie (dove la rigenerazione sarà gratuita).

La dotazione della Porsche Taycan Cross Turismo non si può dire “povera” in assoluto, dato che comprende i fari full led, il “clima” bizona, il mantenimento in corsia, i sensori di distanza anteriori e posteriori, le sospensioni a controllo elettronico e il sistema multimediale con navigatore e schermo di 10,9”. Come avrete notato più sopra, però, c’è tanto da aggiungere per arrivare a un’auto davvero di lusso.

Secondo noi

PREGI
> Finiture. Sono molto curate, praticamente in tutti i particolari.
> Guidabilità. La Cross Turismo riesce a garantire accelerazioni impressionanti e una guida molto precisa (e anche “facile”) su ogni tipo di fondo.
> Ricarica. Poche auto possono ricaricare più in fretta, a patto di trovare la colonnina “giusta”.

DIFETTI
> Comandi tattili. Comandano la gran parte delle funzioni (persino le bocchette del “clima”): spesso ci si distrae.
> Dotazione. Dato il prezzo dell’auto, si potrebbe sperare in una fornitura più generosa di accessori.
> Quinto posto. È più pratica e spaziosa della versione a quattro porte, su questo non c’è dubbio. Ma la zona centrale del divano resta molto scomoda. 

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore