PUÒ AVERE LA GUIDA SEMIAUTONOMA DI LIVELLO 2

Con l’aggiornamento cambiano le luci e i paraurti e la dotazione si arricchisce. Oltre al cruscotto digitale e ai fari a matrice di led, sulla Volkswagen Polo debuttano i sistemi per la guida semiautonoma di livello 2, che si attivano mediante i tasti nel volante e basano il loro funzionamento sulle informazioni provenienti dal radar e dalla telecamera frontale per gestire, in determinate circostanze, acceleratore, sterzo e freni. L’auto, così, può muoversi in autonomia, viaggiando nella corsia all’andatura impostata e variandola a seconda del flusso del traffico. In presenza del cambio robotizzato a doppia frizione, che è a richiesta, si arresta e riparte da sola. Fanno parte del pacchetto anche il mantenimento in corsia e il cruise control adattativo, che “legge” i limiti riportati sui cartelli stradali e tiene conto degli incroci e delle rotatorie presenti nella cartografia del navigatore.

Il 1.0 turbo a benzina da 95 CV è il meno potente della famiglia ma riesce ad essere brillante senza consumare troppo e la manovrabilità del cambio manuale a cinque marce non fa rimpiangere la trasmissione a doppia frizione. L’abitacolo della Volkswagen Polo è ben isolato da buche e rumori e il rollio in curva è contenuto. La versione Life del test ha una dotazione discreta, che comprende airbag centrale, “clima” manuale, fari full led e frenata automatica d’emergenza in grado di rilevare pedoni e ciclisti. A un livello superiore c’è la Style, con i fari a matrice di led e la guida semiautonoma di serie. Allo stesso prezzo è offerta la R-Line, che ha finiture sportive, ma fa pagare le luci “a matrice”. Nel marzo del 2022 è stata sottoposta al crash test EuroNCAP e ha ottenuto il punteggio pieno: 5 stelle.

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