In testa Howes, Moto, e Guerlain Chicherit, BRX Hunter. Molte forature e conseguenti colpi di scena. Il debutto di Adrien Van Beveren con Honda e la gara a parte delle Audi di Peterhansel, Sainz e Ekstrom


5 ottobre 2022

Layoune, Marocco, 4 Ottobre. Ottobre Rally-Raid. Marocco, Andalusia e Africa Eco Race. Prove generali di Dakar, per Marocco e Andalusia anche test e esame di ammissione per il Rally di Gennaio. Il Rally del Marocco, il cui baricentro è stato spostato a Sud-Ovest di Agadir, è al giro di boa di metà gara, e le sorprese non mancano. O meglio, nel rimpasto continuo favorito dalle regole e dalla fisionomia del Rally di David Castera. È Campionato del Mondo Rally-Raid anche in questo senso, le lezioni di vita non mancano.

In tre giorni, più il prologo, i concorrenti hanno già trovato un ventaglio esemplare di condizioni di Deserto e, di conseguenza, pane per i loro denti. In testa alla gara delle Moto è attualmente una terna di “bestiacce”: l’americano Skyler Hoves e l’argentino Luciano e Benavides, per le insegne di Husqvarna, e l’australiano Toby Price per KTM. La situazione, però, è estremamente fluida, al punto che è difficile interpretare le strategie. È come se intervenisse ogni giorno un fatto che rompe le linee programmate da Piloti e Team. In quattro giorni sono stati in testa in due, ma con il fiato degli avversari sempre sul collo. Dopo il primo strappo e la prima Tappa completa è andato al comando il neo acquisto del team Hero, il Pilota del Botswana Ross Branch, a Tan Tan. Poi il nuovo centravanti del Team Husqvarna Skyler Howes nel giorno in cui Adrien Van Beveren ha vinto la sua prima tappa per i colori di Honda, a Laayoune. Infine ancora Howes ma con Luciano Benavides, l’ufficiale Husqvarna, immediatamente dietro al termine dell’anello Llayoune-Laayoune. In condizione di poter ancor sovvertire la situazione, tuttavia, ci sono ancora Ricky Brabec, Honda, e Sam Sunderland, GasGas, il campione in carica della Dakar. Da dietro non dovrebbero venire altre sorprese, a meno di ignobili colpi di scena.

Il nuovissimo Mondiale contempla una nuova divisione in classi delle Moto. i big appartengono alla categoria RallyGP (chissà perché?), poi ci sono i Piloti Rally2. In questo caso ben più numerosi, tra questi spicca decisamente l’americano Mason Klein, nuova promessa già opzionata dal Team ufficiale KTM, mezz’ora avanti sul compagno di Squadra Bas Racing, il figlio di Alfie Cox, Brad, sudafricano. È la categoria dove corre il nostro Paolo Lucci, buon quinto a Llayoune ma molto indietro per aver quasi distrutto la moto (nuova) durante la prima Tappa in una spettacolare, ma istruttiva, caduta.

La Gara della auto segna un vero e proprio colpo di scena. L’atteso duello tra i due leader del Mondiale, Sébastien Loeb, Baharain Raid Xtreme, e Nasser Al Attiyah, Toyota Gazoo Racing, è venuto subito meno. I due avversari ormai storici se la sono giocata in un modo singolare, non a colpi di bravura ma in una specie di roulette russa delle forature. Il fuoriclasse francese ha avuto la meglio sull’Asso del Qatar e ora è nel terzetto di testa del Rally, mentre il Principe del Qatar ha ricominciato a vincere le tappe ma è troppo indietro per giocarsi l’intera posta (quasi mezz’ora è un ritardo ragionevolmente impossibile da recuperare).

Singolarmente in testa al Rally ci sono adesso tre BRX Hunter della nuova generazione, e a sorpresa al comando c’è quella di Guerlain Chicherit che, in verità, sarebbe dovuta andare nelle mani di Joan Nani Roma, lasciato al palo dal Team. Le tre BRX, nell’ordine Chicherit, Terranova e Loeb, sono separate da neanche 5 minuti.

 

 

Bella e avvincente, la Gara dei terribili SSV prototipo è completamente aperta. Al comando il Campione del Mondo e della Dakar, il “nostro” Francisco “Chaleco” Lopez, Can-Am, ma immediatamente alle sue spalle c’è l’americano Seth Quintero con il primo OT3. Il secondo, quello di Cristina Gutierrez, è a 13 minuti. La gara dei Camion è dominata dagli IVECO del Team ceko MM Techonology. Primo quello di Macik, Tomacek-Svanda, quarto il nostro di Bellina, Gotti e Mor.

E le Audi? Tranquilli, vista la differente regolamentazione del Marocco, le 3 RS Q e-tron E2 vivono l’esperienza di una corsa solo apparentemente a sé stante nella propositiva categoria Open. Non c’è fretta, per Stephane Peterhansel, Carlos Sainz e Mattias Ekstrom: questo è tempo di test, e comunque, se proprio si vuole dare importanza alle classifiche, almeno virtuali, basta andare a controllare i tempi per scoprire che le astronavi di Sainz e Ekstrom sarebbero davanti alla BRX di Chicherit.

© Immagini Red Bull Content Pool, Rallye du Maroc

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