Sei in ritardo con le rate? La tua auto si sequestra da sola

BREVETTO INQUIETANTE – Volete brevettare un’automobile che torni – da sola – alla finanziaria in caso di rata non pagata? Arrivate tardi, la Ford ha già depositato un brevetto di questo tipo. Il numero è il 14/408,004, presentato nell’agosto 2021 e pubblicato a febbraio di quest’anno. Dalle sue 14 pagine si evince uno scenario orwelliano che prevede un’automobile che si reca da sola verso un’agenzia di recupero o, nel caso che il suo valore non giustificasse l’operazione, direttamente dal demolitore. Della serie: quando la realtà supera la fantasia. La domanda di brevetto ha l’anodino titolo di “Sistemi e metodi per recuperare un veicolo”, ma il contenuto è molto meno neutro. In effetti dice esplicitamente che il marchingegno sarebbe in grado di “disabilitare le funzionalità di uno o più componenti del veicolo”, con un ventaglio che va dagli alzacristalli al motore, per ricordare le rata scaduta.

E L’AUTOMOBILE NON C’È PIÙ! – Se il veicolo fosse capace di guida autonoma o semi-autonoma, il sistema potrebbe “spostare il veicolo fino a un punto che consenta al carro attrezzi per trainarlo più facilmente”, oppure “spostare il veicolo dai locali del proprietario in un luogo quale i locali dell’agenzia di recupero”, oppure, se l’istituto di credito ritiene finanziariamente insostenibile “l’esecuzione di una procedura di recupero”, il veicolo potrebbe recarsi da solo dal demolitore. Queste possibilità non sembrano essere dietro l’angolo ma, in ogni caso, il documento è abbastanza dettagliato su come potrebbe funzionare un sistema del genere. Prima di tutto potrebbe non esser necessario un hardware specifico perché “in alcune possibili implementazioni, il computer del veicolo può essere configurato per eseguire alcune o tutte le funzioni del computer del sistema di recupero”: viene subito da pensare a un aggiornamento software via etere. 

STRATEGIE DI LOGORAMENTO – La fedele compagna di tanti viaggi potrebbe prima ricordarvi le scadenze e poi compiere azioni di sabotaggio. Il ‘sistema di recupero’, dopo una serie di avvisi, inizierebbe a inibire “cruise control, alzacristalli elettrici e regolazioni dei sedili, funzioni dell’infotainment quali radio, GPS, lettore MP3 etc.”. in caso di recidiva si passerebbe alla perdita di cose ben più utili quali “l’aria condizionata, la chiusura a distanza e il sistema automatico di blocco/sblocco delle porte”. Si parla poi di un “suono incessante e sgradevole attivato ogni volta che il proprietario entra nel veicolo”. Le angherie sarebbero però rispettose: il blocco delle porte scatterebbe solo nei giorni non feriali, per permettere di recarsi al lavoro, mentre l’uso del veicolo sarebbe comunque consentito in situazioni di emergenza. In effetti, il brevetto parla esplicitamente del fatto che se qualcuno patisce un attacco di cuore allora l’auto potrebbe essere sbloccata e addirittura comunicare con medical facility. 

SE POSSO, SCAPPO! – Il veicolo userebbe i suoi sensori per ‘capire’ se si trova in un garage e, nel caso, tagliare la corda. Il brevetto Ford cita infatti il caso che “il computer del sistema di recupero può cooperare con il computer del veicolo per spostare autonomamente il veicolo dai locali del proprietario a un altro luogo quale i locali dell’agenzia di recupero, quelli dell’istituto di credito o qualsiasi altro luogo prestabilito”. Lo scenario più estremo implica un uso ‘creativo’ della sensoristica e della connettività di bordo. Per loro tramite la Casa e la banca/finanziaria saranno in grado di valutare con precisione il valore di mercato del veicolo, grazie a dati quali chilometraggio, condizioni d’uso e simili, e questo permetterà un confronto preciso con i costi associati al recupero. Se alla banca costerà di più recuperare il veicolo rispetto al suo valore allora “il computer del sistema di recupero può cooperare con il computer del veicolo per spostare autonomamente il veicolo dai locali del proprietario a un rottamatore”.

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