Sviluppo della mobilità elettrica: c’è il piano del Governo

Qualcosa si muove in materia di evoluzione della rete infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici, “conditio sine qua non” per potere contare su un parco auto elettriche e ibride plug-in più ampio. Ad annunciarlo sono proprio i rappresentanti del nuovo Governo guidato da Mario Draghi, che forniscono un’utile anticipazione di ciò che l’esecutivo intende realizzare a brevissimo termine come prime realizzazioni concrete sul tema della e-mobility.

Ecco quando e come

L’occasione per saperne di più è arrivata come risposta che Ilaria Fontana, sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica, ha fornito ad una interpellanza urgente sollevata dal deputato M5S Giuseppe Chiazzese. La questione riguardava, sostanzialmente, “quando e come” si intende operare verso una realizzazione più capillare delle colonnine per la ricarica rapida. Ebbene, sembra che il Governo sia sintonizzato su una frequenza finalmente operativa: “Nelle prossime settimane – annuncia Fontana – verranno riavviati i lavori per portare a conclusione, nel più breve tempo possibile, le misure necessarie per l’adozione del piano (la sottosegretaria si riferisce, in questo caso, al PNIRE, Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli Elettrici, n.d.r.)”.

Mettere nuovamente mano al PNIRE

Il PNIRE costituisce un primo progetto concreto per lo sviluppo della mobilità elettrica nazionale: il programma, regolamentato attraverso il decreto legge 83/2012 poi convertito nella legge n. 134 del 7 agosto 2012, prevede (comma 3 dell’art. 17 septies), “La realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nonché interventi di recupero del patrimonio edilizio finalizzati allo sviluppo delle medesime reti”. A sua volta, il comma 4 definisce le linee-guida “Per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nel territorio nazionale, sulla base di criteri oggettivi che tengono conto dell’effettivo fabbisogno presente nelle diverse realtà territoriali, valutato sulla base dei concorrenti profili della congestione di traffico veicolare privato, della criticità dell’inquinamento atmosferico e dello sviluppo della rete stradale urbana ed extraurbana e di quella autostradale”.

Il nuovo testo del PNIRE rappresenterà una concreta base di partenza per un ampliamento del confronto con altri soggetti pubblici e privati: l’obiettivo è di consolidare il ruolo del programma quale linea-guida essenziale per la mobilità elettrica nazionale. Sarà opportuno, aggiunge Patrizia Fontana, procedere di pari passo con entrambi i programmi di sviluppo: quello delle stazioni per la ricarica insieme alle reti elettriche, proprio per facilitare l’installazione di “hub” più potenti. “Nelle prossime settimane verranno riavviati i lavori per portare a conclusione, nel più breve tempo possibile, le misure necessarie per l’adozione del PNIRE”.

PNRR e PUN

È chiaro, aggiunge Fontana, che fra le iniziative cui il Ministero della Transizione Energetica intende intervenire c’è una volontà di favorire l’installazione di nuovi “hub”. Questo potrà essere possibile anche con l’utilizzo di maggiori risorse in relazione a quelle previste dal Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici. Uno strumento è già sotto gli occhi di tutti: il PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza messo a punto con i fondi del Recovery Plan, come misura di incentivo verso la trasformazione di una parte della rete distributiva dei carburanti tradizionali mediante l’installazione di stazioni a ricarica ad elevata potenza.

Contestualmente all’approvazione del PNIRE, tiene a rassicurare la sottosegretaria Fontana, si procederà ad emanare, anche in questo caso nel più breve tempo possibile, un decreto specifico per la PUN, la Piattaforma Unica Nazionale studiata a suo tempo per raggruppare, in un unico database di libera consultazione ed in tempo reale, tutte le informazioni che riguardano le infrastrutture di ricarica pubbliche presenti sul territorio.

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