Toyota Land Cruiser: che storia la regina delle 4x4 

Con i nuovi i modelli della Serie 20, prodotti tra il 1955 e il 1960, la Toyota Land Cruiser comincia la sua graduale evoluzione da mezzo puramente militare a veicolo utilizzato anche per il trasporto civile.    

La carrozzeria assume un aspetto un po’ meno “rude”, grazie alle forme più tondeggianti e ai fari integrati nel muso, e l’abitacolo è un po’ più arioso. Offerta con passo sia corto sia lungo, la Toyota Land Cruiser della Serie 20 ha sospensioni anteriori a ruote indipendenti derivate da quelle della Toyota Crown che la rendono più comoda dell’antenata sull’asfalto (anche se all’epoca, in Giappone, le autostrade non esistevano ancora). 

Sotto il cofano debutta il sei cilindri in linea a benzina della Serie F, più potente del 23% rispetto al precedente della Serie B. Si tratta del motore più longevo che la Toyota abbia mai costruito: entrato in produzione nel 1949, è rimasto sulla breccia fino al 1992. Prosegue, nel frattempo, il successo nei mercati internazionali: nel 1957, la Toyota Land Cruiser rappresenta il 38,2% dei veicoli esportati dal Giappone. 

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