Chi vuole cimentarsi a un certo livello sul mercato nordamericano difficilmente può fare a meno di avere in listino almeno un motore V8. Vale tuttora, malgrado il downsizing e la ricerca dell’efficienza, ma è addirittura tassativo in periodi come la fine degli Anni ’80, specialmente per chi ha l’ambizione di offrire le auto migliori nel panorama dei modelli di lusso.

Questo è esattamente l’intento di Toyota quando, tra il 1985 e il 1989, crea il marchio Lexus e sviluppa dell’ammiraglia LS, dotata di un motore otto cilindri completamente nuovo, primo di una famiglia siglata UZ, che così come l’auto ha l’ambizione di essere il migliore in assoluto sulla piazza.

Il 4.0

La serie UZ non è certo la prima famiglia di V8 concepiti da Toyota, che ha iniziato a produrre una prima generazione nota come serie V  dagli Anni ’60 per le grandi berline destinate, appunto al Nordamerica.

Rispetto a questi, la nuova generazione conserva invariata l’architettura a V di 90° e la costruzione di teste e blocco in alluminio, oltre alle misure superquadre con alesaggio sempre maggiore della corsa, in questo caso 87,5×82,5 mm per una cilindrata finale di 3.969 cc, e un rapporto di compressione di 10:1

Toyota 1UZ -FE 1989

Ad essere rivoluzionata è la distribuzione: si passa infatti dal singolo albero a camme nel basamento con aste e bilancieri a comandare le due sole valvole per cilindro a una soluzione con quattro alberi a camme in testa azionati da cinghie (come la pompa dell’acqua) e 32 valvole. In più, il nuovo V8 vanta una sofisticata gestione elettronica e l’accensione a doppia bobina per cilindro.

Lexus 1UZ-FE 1989

Nella prima versione, siglata 1UZ-FE, il motore eroga 260 CV e una coppia di 353 Nm e così configurato equipaggia la LS 400 e la sua “gemella” Toyota Celsior, offerta sul mercato giapponese dove il marchio Lexus non è commercializzato, nonché sulla media SC 400/Toyota Soarer.

Nel 1997,  arriva una prima evoluzione: la cilindrata non cambia, ma arriva il sistema di controllo della fasatura VVT-i e le prestazioni salgono a 294 CV e 394 Nm. Oltre alla LS, che lo riceve con il restyling della seconda generazione, il motore equipaggia la media GS 400/Toyota Aristo.

Toyota 2UZ-FE 4.7

Il 4.7

La prima variante del motore UZ è sviluppata per i grandi SUV LX 470 e GX 470, sul loro gemello Toyota Land Cruiser e sui SUV 4Runner e Sequoia oltre che sul pick-up Tundra. Questo motore siglato 2UZ-FE ha misure di alesaggio e corsa aumentate a 94×84 mm, una cilindrata di 4.663 cc e varianti con o senza sistema VVT-i, potenze che vanno da 231 a 275 CV e coppie comprese tra 410 e 427 Nm.

Lexus 3UZ-FE 4.3 2005

Il 4.3

La variante 3UZ-FE è l’evoluzione del motore 4.0 e lo sostituisce sulle nuove generazioni delle Lexus LS, GS, SC e sui corrispondenti modelli Toyota a partire dal 2000. Rispetto a questo aumenta soltanto la misura dell’alesaggio, che passa a 91 mm, mentre la cilindrata cresce a 4.292 cc. Qui le potenze vanno da 294 a 305 CV.

I motori della serie UZ restano in produzione fino al 2010, quando va in pensione l’ultimo modello che monta la versione 430, la Toyota Majesta. Nel frattempo Toyota introduce la successiva generazione UR a iniezione diretta nelle versioni da 4,6, 5,0 e 5,7 litri. 

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