RESTOMOD – Venduta fra il 1961 e il 1973, e disegnata con il contributo della torinese Frua, che concepì la sinuosa carrozzeria, la Volvo P1800 è fra le auto più iconiche della casa svedese, complice l’apparizione nella serie tv degli Anni 60 intitolata Il Santo, con protagonista il celebre attore Roger Moore. Oggi, per la P1800, è arrivato il momento di vivere una sorta di seconda giovinezza, perché è stata sottoposta ad un esteso progetto di restomod, ovvero un’elaborazione che consiste nell’aggiunta di elementi moderni e al passo con i tempi (come il motore o il cambio) a vetture del passato.
FIRMATA DALLA CYAN – L’elaborazione è stata messa a punto dalla Cyan Racing, team svedese noto in precedenza come Polestar Racing e specializzato nel preparare le Volvo da corsa e oggi indipendente dalla Volvo, che nel 2015 acquisì la Polestar. La Volvo P1800 Cyan, questo il nome completo dell’auto, è stata realizzata sulla base di una P1800 del 1964, debitamente modificata dalla Cyan Racing: la carrozzeria, più corta di 20 cm (siamo a 420 cm), è stata allargata di 5 cm (per un totale di 175 cm) e ha parti di rinforzo in fibra di carbonio e acciaio ad alta resistenza, che contribuiscono a far crescere la rigidità strutturale; per lo stesso scopo c’è una gabbia di rinforzo interna in titanio.
TECNICA AL TOP – Inoltre, la carrozzeria della P1800 Cyan si differenzia stilisticamente per i passaruota più sporgenti, che hanno consentito l’installazione di ruote più ampie di quelle che aveva la P1800 del passato: realizzate tramite forgiatura per ridurne il peso, e con il dado di fissaggio centrale come nelle moderne auto da corsa, sono di 18” e calzano pneumatici Pirelli P Zero della misura 235/40 all’avantreno e 265/35 al retrotreno. Le ruote fanno lavorare sospensioni a doppio quadrilatero alto, le medesime presenti nelle moderne supercar; gli ammortizzatori e le barre anti-rollio sono regolabili, in modo da adattare il comportamento dell’auto al tipo di fondo stradale o alla pista.
PER GUIDATORI ESPERTI – A trazione posteriore e pesante soltanto 990 kg, meno di tante moderne utilitarie, la Volvo P1800 Cyan è concepita per fare divertire chi la guida e offrire un’esperienza decisamente “old school”, senza compromessi: il cambio è rigorosamente manuale, a 5 marce, e non ci sono il sistema anti-bloccaggio delle ruote e il controllo di stabilità. Il pilota, in caso di emergenza, oltre alle proprie doti di guida può fare affidamento sui freni, adeguati alle prestazioni di cui è capace la Volvo P1800 Cyan: i dischi anteriori sono ampi 36,2 cm, quelli posteriori 33 cm.
MOTORE DA CORSA – Al posto del 4 cilindri 2.0 di cui era dotata la Volvo P1800, la versione preparata dalla Cyan ha sempre un “duemila”, ma con due turbo e di origine racing: è il medesimo motore della Volvo S60 TC1, realizzata per gareggiare nel campionato TC1 per auto derivate da quelle di serie. Grazie ai 419 CV a 7.000 giri e 455 Nm a 6.000 giri, promette riprese mozzafiato (il limitatore “taglia” la potenza a 7.700 giri, tanti per un turbo) e prestazioni entusiasmanti, anche se la Cyan non le ha ancora annunciate.
LA FARANNO – Questa speciale Volvo P1800 non resterà un esemplare unico, ma verrà prodotta dalla Cyan Racing in serie limitata. Il prezzo? Di circa 400.000 euro.