Immaginate di aver perso tutti i punti della patente e che ora il ministero dei Trasporti vi imponga di sottoporvi all’esame di revisione. La domanda a cui ha risposto la Cassazione (ordinanza 9270/2018) è questa: se non vi è stata recapitata nessuna comunicazione sulla perdita progressiva di punteggio conseguente alle varie multe, l’esame di revisione va fatto o no? La risposta è semplice: sì, sempre e comunque. Se l’automobilista perde tutti i punti, non serve che di volta in volta abbia parziali avvisi sulla decurtazione di punteggio. Infatti, la perdita di punteggio viene annotata sul verbale dall’organo accertatore che ha contestato l’infrazione: Polizia Locale o Stradale oppure Carabinieri. Se vi fermano, ossia in caso di contestazione immediata, la perdita di punti è comunicata all’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. Che provvede a inserire la decurtazione nel sistema informatico. Nel caso di perdita totale di punteggio, il conducente potrà comunque circolare, ma a suo carico verrà disposta la revisione della patente: comporta di sottoporsi, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento, a un nuovo esame di teoria e di guida. Qui siete a un bivio. Se passate l’esame, la patente è ricaricata dei 20 punti iniziali; se non viene superato, la patente viene revocata. E comunque, se il titolare, entro i 30 giorni, non si sottopone all’esame di revisione, la patente viene sospesa a tempo indeterminato dalla Motorizzazione e ritirata dagli organi di Polizia.

Devi informarti da solo

La Cassazione motiva questa decisione in modo molto semplice: il guidatore può verificare il saldo dei punti online, sul Portale dell’automobilista gestito dal ministero dei Trasporti. È tutto gratuito e rapido. In alternativa, si può chiamare, da un’utenza fissa, il numero 848 782782, al costo di una telefonata urbana. Nel caso di perdita parziale di punteggio, potete attendere, senza commettere altre infrazioni che comportano la perdita di punti, e dopo 2 anni riotterrà il punteggio iniziale di 20 punti. Oppure potete frequentare un corso in autoscuola (a pagamento, con tariffe che variano molto), dopo aver ricevuto la lettera di comunicazione della decurtazione punti: permette il recupero di 6 punti per i titolari di patente B per l’auto.

Se non guidavi tu

Se, come proprietario dell’auto, ricevi a casa una multa che prevede il taglio di punti-patente, entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale di contestazione devi comunicare i dati personali e della patente del conducente al momento della violazione. Se non dici chi guidava al momento dell’infrazione, ti viene recapitata una stangata cui tu non puoi opporti, ossia una multa supplementare di 286 euro, che salgono a 300 euro con le spese di notifica. Puoi non dire chi guidava spiegando alle Forze dell’ordine quale sia il “giustificato e documentato motivo” per cui non ricordavi chi guidava.

 

Clicca qui per visitare la pagina dell’autore