Basta ricarica gratuita per auto elettriche: costa troppo per il Comune

L’intenzione del comune Rivolta d’Adda era quella di rendere più agevole il passaggio e la conversione degli automobilisti all’elettrico, distribuendo la ricarica presso le colonnine comunali a titolo gratuito. Il caro energia, la scarsa diffusione dei veicoli e i pochi utenti registrati – dei quali la maggior parte proviene da un comune differente – ha portato a un passo indietro del Comune, che ha sospeso temporaneamente il servizio. Tenere le colonnine di piazza della stazione attive avrebbe comportato una spesa annua di 42.000 euro, troppi per la piccola località di 8.000 abitanti in provincia di Cremona.

Le motivazioni della rinuncia

La Provincia di Cremona afferma che il Comune ha scelto di fare questo passo indietro a causa dello sfavorevole rapporto tra i costi d’esercizio e il numero di ricariche effettuate, specialmente per i grossi rincari dell’energia. Come abbiamo anticipato poc’anzi è stata ponderata una spesa di circa 42.000 euro all’anno aggiornata con le quotazioni odierne. Inoltre, su 164 utenti registrati, almeno la metà si è rivelata essere residente fuori dal Comune, rendendo ancora più difficile dare un senso allo sforzo economico richiesto.

Lo scenario futuro

Le colonnine saranno riattivate fra non molto, ma con una diversa finalità: la ricarica sarà a pagamento, con un piccolo contributo da parte del Comune. Saranno inoltre inaspriti i controlli in merito al limite di 2 ore previsto per lo stallo, spesso trascurato dagli utenti con inevitabili disagi e costi aggiuntivi. Questo, in definitiva, è lo specchio di come in Italia viene portata avanti la campagna di ammodernamento delle infrastrutture per le auto elettriche.

Un continuo passo del gambero, che va a discapito di quegli automobilisti che hanno scelto di aderire alla campagna di svecchiamento del parco automobilistico italiano acquistando un’auto elettrica. Il vantaggio e il miraggio di ricariche agevolate può essere stato per qualcuno un incentivo a mettere in garage un’elettrica, ma adesso dovrà pianificare una nuova strategia.

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