Arriva per prima

La nuova Fiat 600e è la versione elettrica della baby-crossover che nei primi mesi del 2024 arriverà anche nella variante mild hybrid (leggi qui per saperne di più). Entrambe si possono già prenotare online, ma sarà la 600e l’unica che vedremo circolare sulle strade italiane entro la fine del 2023. La sua produzione è iniziata il 7 settembre nello stabilimento polacco di Tychy, e le prime consegne sono previste a inizio novembre, subito dopo il weekend “porte aperte” del 28/29 ottobre. Disponibile in due allestimenti, Red (35.950 euro) e La Prima (40.950) fa dello stile uno dei suoi punti di forza, grazie alle forme della carrozzeria e ad alcuni dettagli sfiziosi degli interni. E, dopo averla guidata, possiamo dire che anche il comfort e l’agilità non deludono affatto. Anzi.

Interni spaziosi, almeno per quattro

Considerati i 417 centimetri di lunghezza della Fiat 600e, il suo abitacolo è tutt’altro che piccolo: c’è un buon agio per la testa e per le gambe anche per chi siede sul divano. Almeno se parliamo dei passeggeri ai lati. Invece il passeggero centrale non ha vita facile a causa del tunnel che sporge sul pavimento. Apprezzabile comunque la sensazione di ariosità data dai vetri di dimensioni generose e dagli interni chiari della versione La Prima, che ha la fascia centrale della plancia e i sedili di color avorio. Questi ultimi sono realizzati in finta pelle e mostrano sfiziose scritte Fiat ricamate in azzurro (nella versione Red, invece, i sedili sono neri, in tessuto ricavato da plastica riciclata, e hanno le scritte stampate in rilievo). Altri dettagli ricercati sono la copertura magnetica ripiegabile ispirata ai tablet che fa accedere all’ampio vano ricavato alla base della plancia, grazie all’eliminazione della leva per le marce (sostituita da quattro pulsanti). 

Tecnologia di facile utilizzo

A proposito di praticità, sono pratici e intuitivi i tasti a pianoforte per gestire il “clima” (monozona) e quelli per richiamare alcune funzioni dell’infotainment: sono appena sotto lo schermo di 12,3”, che mostra una grafica curata ed è di facile utilizzo. Alla sua sinistra c’è un cruscotto digitale di 7” non molto accattivante, ma di immediata lettura. Consente di mostrare anche le indicazioni di navigazione. Da migliorare, invece, la qualità di alcune plastiche. Tolta la fascia centrale della plancia, in un piacevole materiale satinato, il resto dei componenti della Fiat 600e, inclusa la consolle centrale e i pannelli delle porte, sono rigidi e ruvidi: poco gradevoli al tatto. Le tasche nelle porte anteriori hanno una discreta capienza, ma sono privi di un rivestimento in gomma antirumore per il fondo. Dietro, invece, non ci sono affatto vani portaoggetti: bisogna accontentarsi delle tasche dietro le poltrone. In compenso, nella versione La Prima, c’è una presa Usb-C che si aggiunge alle due anteriori: una di tipo A e una C. Sempre dietro, mancano pure le maniglie al soffitto e le bocchette per il “clima”. Ma questo è un difetto piuttosto diffuso fra le auto di questa categoria. 

Non carica molto, ma “facile”

A proposito di spazio, il baule della Fiat 600e ha una capacità minima dichiarata 360 litri (1.231 quella massima): un valore non da record. In compenso, nella versione La Prima, si trova un pratico piano di carico sollevabile (e bloccabile) per stivare i cavi di ricarica nel doppiofondo. Apprezzabile, sempre per la versione più accessoriata, il portellone motorizzato con apertura senza mani: se le si hanno entrambe occupate, basta passare un piede sotto il paraurti (a patto di avere la chiave in tasca). 

Dotazione niente male

La versione più ricca non costa poco (40.950 euro, come anticipato), ma è davvero ben equipaggiata, il che giustifica i 5.000 euro in più rispetto alla Red. Quest’ultima ha già di serie l’infotainment di 10,3”, ma è priva di navigatore e ha solo quattro altoparlanti anziché sei. Ha anche le luci d’ambiente configurabili, con 8 tinte per la plancia e altrettante per il sistema multimediale, per un totale di 64 combinazioni. E, parlando di luci, i proiettori sono full led anche per la versione base. Sul fronte degli aiuti dalla guida sono sempre di serie la frenata automatica e l’allarme anti-colpo di sonno, oltre ai sensori di parcheggio posteriori. L’allestimento La Prima aggiunge anche quelli anteriori, oltre alla retrocamera con visione a 180 gradi. A completare la dotazione ci sono il sistema di accesso e avviamento senza chiave, gli abbaglianti automatico, i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori e la guida semiautonoma di Livello 2, che abbina al cruise control adattativo il centraggio in corsia. 

Su strada non ha deluso

Nel breve test nei dintorni di Torino la Fiat 600e si è fatta apprezzare soprattutto per il comfort. Oltre alla già citata buona abitabilità, mette in campo sospensioni efficaci nell’attutire buche e dossi, e comunque non troppo cedevoli fra le curve. Qui si apprezzano anche lo sterzo reattivo e l’agilità nei tornanti più stretti, con una buona tenuta di strada, data anche dalle generose ruote di 215/55 R 18 (la Red, invece, le ha di 215/65 R 16, fra l’altro con cerchi in acciaio, con copricerchi in plastica, anziché in lega). Non male il comfort acustico, se si eccettua un po’ di rombosità proprio dei pneumatici se l’asfalto è rugoso. Limitati, invece, i fruscii aerodinamici. Scontata la silenziosità del motore, che mostra una certa esuberanza in modalità Sport, quando sfoggia tutti i suoi 156 CV di potenza e i 260 Nm di coppia. In Normal i cavalli scendono a 109 e sono più che sufficienti per muoversi con disinvoltura anche nelle salite. La funzione Eco, invece, con i suoi 82 cavalli, la utilizzeremmo soltanto in città. A proposito di centri urbani, avremmo gradito anche una modalità one pedal per guidare nel traffico con meno stress: nelle auto in cui è presente (come la Fiat 500 elettrica) consente di far fermare l’auto rilasciando il pedale dell’acceleratore. Parlando di consumi, guidando abbastanza tranquilli fra le vie di Torino e la salita che porta alla basilica di Superga abbiamo stimato un’autonomia media di 300-320 km. Controlleremo con un test approfondito sui nostri consueti percorsi di prova. 

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