Ford: brevettato un nuovo ‘drift mode’ senza differenziale

Ormai le modalità drift sono uno dei dispositivi più richiesti sulle auto sportive perché permettono agli “smanettoni” della guida di ottenere traversi in maniera semplice e piuttosto sicura e in effetti risulta piuttosto normale che chi siede al volante di un’auto con centinaia di cavalli abbia voglia di divertirsi al massimo. Questa cosa ovviamente non è sfuggita ai costruttori di auto che di conseguenza si sono adeguati offrendo sempre più spesso la funzionalità drift mode sui loro modelli più spinti.

Una tecnologia sempre più diffusa

La prima ad equipaggiare una vettura con questo dispositivo fu la Ford con la Focus RS MK3, dotata di uno speciale differenziale posteriore capace di bloccarsi per innescare traversi. Il Drift Mode fu riproposto dopo alcuni anni su auto ben più prestazionali come la Mercedes-AMG A45s e recentemente sull’ultima generazione dell’Audi RS3.

Brevetti depositati

Ora però, sembra che la Casa dell’Ovale blu abbia depositato presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti, un brevetto relativo ad una nuova generazione del sistema di Drift Mode che, rispetto a quello precedente agirà esclusivamente sui freni, facendo a meno del differenziale posteriore. Sempre secondo le informazioni trapelate dai brevetti, il nuovo dispositivo sarà installato sia sulle auto con motore termico che sui modelli 100% elettrici.

Come funziona?

Entrando nel dettaglio, scopriamo che il sistema agirà, come anticipato in precedenza, sui freni: quando verrà azionata la modalità drift, le ruote motrici verranno disaccoppiate e entrerà in funzione l’impianto frenante posteriore per bloccarle singolarmente, così da ottenere uno slittamento laterale. Tra i vari modelli che offrono questa tecnologia, la maggior parte sono a trazione integrale, oltre alla Classe A e alle RS3 già citate, troviamo anche modelli del calibro di Mercedes-AMG E63 e Volkswagen Golf R. Su queste vetture, il sistema drift mode permette di inviare tutta la potenza del motore sull’asse posteriore, così da imitare i traversi delle vetture a trazione posteriore.

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