La nuova intervista #ThinkingForward ha Susie Wolff – team principal Venturi, in Formula E – come protagonista, in vista dell’ePrix di Londra e più in generale con temi centrali le grandi decisioni future per la Formula E, il progresso delle donne nel motorsport e i piani di Wolff per la propria carriera.

Susie Wolff sa cosa significa per un team principal vedere il loro pilota primeggiare la classifica del campionato mondiale di Formula E un minuto prima, e precipitare a fondo il minuto dopo.

La settima stagione è stata come un giro in montagne russe per tutte le squadre a causa delle regole di qualificazione, che penalizzano i leader del campionato e rendono la coerenza quasi impossibile.

Per tutto ciò che ha raggiunto come team principal, Wolff è meglio conosciuta come una delle voci più forti e promettenti nell’ultimo decennio sulla guida, e come promotrice del maggiore impegno femminile nel motorsport.

Pronta per la gara a Londra?

“Questa è la mia prima gara a Londra, che non vedo l’ora di fare. E sì, ho un pilota in lizza – insieme ad altri 12 piloti che sono ancora in lizza! E questa è una sfida enorme per la Formula E.

Ci sono delle variabili, che rendono la coerenza una bella sfida. Abbiamo avuto un fine settimana difficile a New York, quindi abbiamo bisogno di provare a rimbalzare – restano quattro gare e tutto da giocare.”

Cosa conta davvero nella Formula E?

“Penso che una parte molto importante della Formula E sia il fattore di intrattenimento. E questo è qualcosa di cui siamo molto consapevoli: vogliamo fornire gare emozionanti.

E penso che un grande esempio di questo sia stato l’ePrix di Monaco; siamo passati alla pista del Gran Premio abbiamo avuto molti sorpassi, il comando è cambiato all’ultimo giro.

La modalità di attacco tende a renderla eccitante in termini di strategia, e si hanno sempre auto in movimento davanti e dietro. E ci sono altri punti caldi come il fan boost, ma penso che questo potrebbe essere rimosso prima o poi.

Comunque, è stata una stagione molto emozionante, con così tanti vincitori diversi. Si potrebbe ipotizzare che sia leggermente troppo variabile e non si basi abbastanza sull’equità sportiva. Ma è qualcosa che stiamo ancora esaminando.”

Quali cambiamenti potrebbero esserci in futuro?

“Non siamo più quella giovane start-up con tutto il ronzio attorno a noi, stiamo iniziando dei grossi cambiamenti, e ora abbiamo davvero bisogno di garantirci una solida base e un piano strategico a breve, medio e lungo termine su come far crescere lo sport.

Ci sono ottime persone coinvolte nella gestione, e tutti sanno che alcune aree devono cambiare per dar vita a uno spettacolo migliore, assicurandosi che anche a lungo termine ci sarà una migliore situazione generale.

Il grande cambiamento ovvio in arrivo è l’era della Gen-3 (il nuovo modello di auto), che sarà introdotta alla fine della prossima stagione. C’è ovviamente un sacco di discussioni su come assicurarsi che il formato sia il migliore, con la sovralimentazione e cambiando forse il formato di qualificazione per consentire un po’ più equità sportiva.”

Come procede l’iniziativa Girls on Track?

“Siamo stati massicciamente aiutati dal fatto che la diversità è un argomento così grande nel mondo in generale, non solo nel motorsport. La gente si aspetta di vedere ambienti diversi ora. E non sarà mai abbastanza, se non sarà diversificato.

Il problema è che va bene parlarne, che ci sia uno slancio, ma si tratta di azioni che noi tutti intraprendiamo per fare effettivamente la differenza.

Semplicemente, stiamo vedendo tante grandi opportunità e non abbastanza talento femminile per sfruttare queste opportunità. Quindi siamo molto concentrati all’interno dell’iniziativa Girls on Track su come integrare di più il talento femminile, in modo da “aprire” di più questo sport anche alle donne. Dopodiché, queste donne molto talentuose dovrebbero diventare, nei propri ruoli, idoli da seguire.

Dopotutto, siamo le persone più efficienti e multitasking, perché dobbiamo semplicemente esserlo!” (ride mentre lo dice – ndr).

Valuteresti la Formula 1 in futuro?

“Lo escludo: penso che un Wolff in Formula Uno sia sufficiente! Altrimenti sarebbe un branco! (riferendosi a suo marito Toto Wolff, team principal Mercedes in Formula 1 – ndr).

Quando sono entrata in Venturi, la situazione era completamente diversa da quella attuale. C’è un domani eccitante davanti a noi, per la squadra.

Abbiamo un nuovo proprietario americano, che è molto ambizioso per il futuro. Il mio percorso personale: sono una persona a cui piace sempre evolversi, mi piace spingermi e sfidarmi per continuare a crescere. Così una volta che la stagione è finita posso fare un bilancio, e spero di essere orgogliosa di ciò che abbiamo raggiunto come squadra, per poi guardare a ciò che verrà in futuro!”

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