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Dici “rally” e una delle prime auto a venire in mente non può che essere la Lancia Stratos, un mito del motorsport e protagonista di un’epopea che l’ha vista dominare in lungo e in largo nel triennio 1974-1976, con 3 titoli consecutivi in classifica costruttori. Una leggerissima coupé progettata (per la prima volta) per essere impiegata specificatamente nei rally, con le 500 unità stradali prodotte unicamente per iscriversi al campionato.

Un’auto che è storia e che nelle competizioni storiche continua a correre, come il Rally Storico di Monte Carlo, al via oggi con la ventiquattresima edizione e che vedrà ai blocchi di partenza la coupé torinese con un equipaggio d’eccezione: al volante ci sarà infatti Carlos Tavares, CEO di Stellantis. Un modo davvero speciale per entrare in conttato diretto con la storia di uno dei brand del colosso nato dalla fusione tra PSA ed FCA.

Per conoscere il passato

Ammettetelo: chi, se alla guida di Stellantis, saprebbe resistere alla tentazione di concedersi una sana distrazione a bordo di un’auto speciale come la Lancia Stratos? Ecco. Così Tavares partirà da Reims (Francia) alla volta del Principato, dove si svolgera la competizione, composta da 17 prove di regolarità dipanate su un percorso lungo circa 300 km.

Appuntamento che durerà dal 27 gennaio al 2 febbraio, per 6 giorni di stretto contatto tra il CEO di Stellantis e una delle più gloriose vetture del passato di Lancia, con la mitica livrea Alitalia. E chissà che nella mente del manager francese non possa nascere la voglia di riproporre una coupé sportiva nel listino della Casa, pronta a una nuova vita come brand squisitamente premium al fianco di Alfa Romeo e DS, da affiancare alla nuova generazione di Lancia Delta (altro mito dei rally), la cui rinascita – come compatta 100% elettrica – è attesa per il 2028.

Il V6 del Cavallino

Nata col compito di sostituire la Lancia Fulvia HF la Stratos HF nacque esclusivamente per correre nei rally, abbandonando la meccanica della progenitrice per adottare motore e cambio della Ferrari Dino 246: motore V6 inizialmente da 190 CV e poi – negli anni – portato fino a 320 CV nella versione 24 valvole. Tanti, specialmente se si pensa che i 3,67 della Stratos si portavano appresso meno di 1.000 kg di peso.

Una belva portata al debutto nel 1972 da Sandro Munari nel Gruppo 5. Qualche gara per farsi le ossa, nel 1973 arrivano le prime vittorie e poi nel 1974 inizia il dominio incontrastato, coi mondiali marche del 1974, 1975 e 1976 e 3 edizioni consecutive del Rally di Monte Carlo: ’75, ’76 e ’77.

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