Mercato dell’auto in Italia: -33% ad aprile 2022

Il mancato arrivo degli incentivi ha provocato un nuovo crollo del mercato auto anche ad aprile 2022. Le immatricolazioni sono infatti scese a 97.339 unità complessive; rispetto ad aprile 2021 si registrano 48.000 auto in meno, pari ad un calo del 33%. Nei primi quattro mesi il volume delle immatricolazioni ha raggiunto 435.647 unità, con 160.000 unità in meno del corrispondente quadrimestre 2021, con una perdita del 26,5%.

In calo tutti i principali costruttori. Stellantis ha registrato una flessione del 40,92%, con 34.609 vetture. Secondo posto per il Gruppo Volkswagen, a quota 17.000 unità (-32,36%), terzo per il Gruppo Renault con 7.468 vetture (-25,60%). Quarto posto per il Gruppo Toyota, con 7.379 vetture. Da segnalare il +96% della DR, a quota 1.208 immatricolazioni.

Per quanto riguarda le tipologie di alimentazione, il ritardo del decreto attuativo per gli incentivi ha determinato anche un calo nel comparto delle auto elettriche e ibride. Ad aprile con 3.050 unità immatricolate le elettriche (BEV) hanno infatti ridotto al 3,1% la loro quota sul totale, mentre le ibride plug-in (PHEV) con il 5,6% sono riuscite a tenere la posizione. Le ibride, seppur in calo in volume, salgono al 35% di rappresentatività in aprile (34.524 nel complesso), con le “full” hybrid al 9,2% (9.046 auto) e le “mild” al 25,8% con 25.478 vetture.

Nel cumulato le ibride coprono il 34,1% delle preferenze. Ancora in calo benzina (26.664 unità) e diesel (20.762), che perdono rispettivamente il 42,9% e 38,5% delle immatricolazioni, portandosi al 27% e 21% di quota. In calo anche il Gpl (7.265 unità con un -23,2%), al 7,4% di quota (8,6% nel cumulato). Tracollo vertiginoso per il metano, che con 858 vetture scende sotto l’1% di quota (0,9% in aprile e 1,1% in gennaio-aprile). 

La struttura del mercato di aprile conferma un crollo per tutti gli utilizzatori: i privati arrivano a perdere nel mese il 40% dei volumi immatricolati, scendendo al 53% di quota; nel 1° quadrimestre il calo è del 29%, fermandosi al 60,8% di share (-2,5 punti). Il noleggio a lungo termine riduce la flessione a meno 11,3%, salendo al 23,5% di quota e nel cumulato la rappresentatività arriva al 19,5%. 

Con i dati del primo quadrimestre secondo la Unrae nel 2022 il mercato dovrebbe collocarsi intorno a 1.400.000 immatricolazioni, che porterebbero a un calo del 4% sul 2021.

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