Vedersi sospendere la licenza di guida non è difficile quanto si crederebbe, perché se è vero che la maggior parte delle infrazioni al Codice della Strada che possiamo commettere usando l’auto si limita a comportare sanzioni economiche e, da quando la patente è a punti, la riduzione del nostro “patrimonio” personale, alcune violazioni sono molto vicine al successivo livello di gravità.

La sospensione non va confusa con l’azzeramento dei punti della patente: quando questo avviene, occorre frequentare corsi e ridare l’esame, mentre la sospensione è temporanea, stabilita dal codice e notificata dalla prefettura sulla base dell’infrazione (si va da 15 giorni a 5 anni) e non si può annullare nemmeno pagando ulteriori sanzioni.

Le infrazioni da sospensione immediata

Gli articoli del codice che se violati implicano la sospensione della patente sono diversi, dal 142 e 143 al 176, 186 e 187 e sono quelli che definiscono i comportamenti più pericolosi per l’incolumità di pedoni o altri automobilisti. In sintesi sono:

Oltre a questo, la patente può essere sospesa quando accertamenti o visite mediche dimostrino che non si possiedono più le caratteristiche minime di idoneità (calo eccessivo della vista, problemi psicofisici ecc…) oppure se si viene sorpresi a guidare un veicolo di una categoria superiore, come ad esempio un autocarro quando si possiede la sola patente B ecc... Ci sono anche infrazioni minori punite con la sospensione se vengono sanzionate due volte nel giro di due anni, come le mancate precedenze.

Deroga per lavoro

A chi è stata sospesa la patente può essere concesso di guidare con un permesso speciale e forti limitazioni se ci sono valide esigenze lavorative: in questo caso, la prefettura può rilasciare in permesso, ma a queste condizioni:

– non si può guidare per più di 3 ore al giorno

– la sospensione della patente viene prolungata per un numero di giorni doppio rispetto ai permessi giornalieri goduti. Quindi, se otteniamo il permesso di guidare per 3 ore al giorno per 3 giorni, la sospensione si allungherà di 6 giorni.

Come si recupera

La patente sospesa non è semplicemente “non valida”, ma viene sequestrata fisicamente, dalle forze dell’ordine in caso di incidete o fermo stradale o da ufficiali incaricati in caso di altre cause di sospensione.

Scaduto il periodo, che è indicato nella notifica di sospensione, ci si può recare a ritirarla nel luogo in cui è custodita, ossia lo specifico ufficio della prefettura del proprio comune, o richiederne l’invio al comando di polizia locale e ritirarla lì.

Se la sospensione è avvenuta per cause di inidoneità, occorre presentare una documentazione medica che certifica il recupero delle condizioni psicofisiche, compilando una specifica domanda che si può trovare sul sito della prefettura insieme al dettaglio delle procedure di recupero per i vari tipi di infrazioni. 

Fare ricorso

Ci sono due casi in cui è possibile riavere la patente prima della scadenza: la prima è che la prefettura non abbia ancora emesso la notifica di sospensione dopo 15 giorni dalla ricezione del verbale in cui è stata accertata l’infrazione che comporterebbe la sospensione. In questo caso, se è stata requisita dalle forze dell’ordine, si può chiedere e ottenere la restituzione immediata, in pratica, per “prescrizione”.

La seconda via è il ricorso vero e proprio contro la decisione e, come per le multe, ci sono due strade:

  • Ricorso al Prefetto: va presentato entro 60 giorni dalla notifica, ma non si può fare se una eventuale multa a verbale è già stata pagata (vale come ammissione di colpa) oppure se è già stata espresso il ricorso al Giudice di Pace.
  • Ricorso al Giudice di Pace: a questo occorre rivolgersi entro 30 giorni dalla notifica.

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