Come tutti sappiamo la revisione dell’auto rientra tra le spese obbligatorie che ogni automobilista deve sostenere per poter circolare nel pieno rispetto della legge.

L’articolo 80 del Codice della Strada, infatti, stabilisce che tutti i veicoli a motore devono essere sottoposti a controlli periodici, al fine di accertare che vengano rispettate le condizioni di sicurezza, rumorosità e emissioni di sostanze inquinanti.  

Naturalmente anche le auto a GPL e metano devono essere revisionate come le altre vetture. Ma come funziona la verifica degli impianti di alimentazione dedicati e dell’integrità delle bombole che fanno da serbatoio al carburante alternativo? Ecco tutte le risposte.

Revisione bombole auto a GPL

Innanzitutto dobbiamo subito precisare che l’impianto GPL non necessita di alcuna revisione. La Legge infatti non stabilisce in alcun modo l’obbligo di verificare il corretto funzionamento delle bombole.

Queste sono infatti dotate di speciali elettrovalvole che evitano la fuoriuscita del gas liquido anche in caso di incidente. Ciò naturalmente non vieta però di prendersi cura della propria vettura, sottoponendo l’impianto a tagliandi periodici presso officine autorizzate.

Per mantenere comunque un grado di sicurezza elevato, la Legge italiana prevede che i serbatoi del GPL vengano sostituiti a 10 anni dalla loro installazione sia nel caso di impianti di fabbrica, sia per quelli montati in un secondo momento.

Qualora si venga fermati dalle autorità con bombole che hanno più di 10 anni di vita si può incorrere al pagamento di una multa fino a 594 € oltre al fermo amministrativo.

Sostituzione più facile

La buona notizia è che con il DL semplificazioni firmato dal Presidente della repubblica lo scorso 11 settembre, è stato fatto il primo passo verso un importante snellimento burocratico per questa operazione.

Una volta che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrà modificato con apposito decreto l’articolo 78 del Codice della Strada, per aggiornare il libretto di circolazione dopo aver cambiato il serbatoio non saranno più necessarie visita e prova della motorizzazione.

Occorrerà sempre e comunque essere in possesso di documenti e certificati rilasciati dall’officina e dal costruttore del serbatoio, ma si risparmieranno tempo e potenziali disagi.

Revisione bombole auto a metano

Nel caso si sia in possesso di un’auto alimentata a metano il discorso cambia completamente. Le bombole di questo particolare impianto infatti devono essere obbligatoriamente sottoposte a revisioni periodiche con tempi che variano in base al protocollo di omologazione utilizzato.

Questo può essere verificato direttamente dall’automobilista attraverso l’etichetta GFBM (Gestione Fondo Bombole Metano), solitamente posta all’interno del vano motore.

Omologazione     Revisione
Nazionale DGM     Ogni 5 anni
Europea R110 ECE/ONUOgni 4 anni
Europea R110 ECE/ONU di tipo IV in composito4 anni dalla prima immatricolazione poi ogni 2

Revisione bombole metano, dove farla e quanto costa

La revisione deve essere effettuata nei centri di collaudo autorizzati GFBM, considerando che nel caso di omologazione europea, l’installatore abilitato deve essere in possesso dell’attestazione CUNA. La durata del collaudo tecnico è di circa 1 settimana. Per quanto riguarda il costo, invece, bisogna prestare molta attenzione.

La revisione in sé è gratuita perché viene pagata già tramite un’addizionale sul prezzo del metano. Il proprietario dell’auto, infatti, è tenuto a pagare solamente i costi di manodopera, smontaggio, re-installazione delle bombole revisionate e sostituzione elettrovalvole che si aggirano intorno ai 70-100 euro a bombola.

A differenza delle bombole GPL, quelle a metano necessitano di essere sostituite ogni 20 o 40 anni se omologate rispettivamente secondo la normativa nazionale DGM o la normativa europea R110 ECE/ONU.

Viaggiare con la revisione delle bombole metano scaduta, inoltre, può costare molto caro. La multa infatti può arrivare fino a 574€ oltre al possibile fermo amministrativo.

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