Volkswagen: accordo con Bosch per la produzione di batterie

Annunciata nelle scorse ore, la nuova collaborazione fra Volkswagen e Bosch mira a rivoluzionare il campo della produzione delle celle batteria. L’obiettivo è raggiungere la leadership nelle società fornitrici di soluzioni per l’allestimento di fabbriche destinate alla produzione di batterie in Europa. L’industrializzazione della tecnologia delle batterie e la produzione in serie di batterie costituiscono i target finali della nuova partnership fra i due colossi tedeschi.

Migliorare l’industrializzazione con l’approccio “local for local”

La stretta di mano fra Volkswagen e Bosch permetterà al settore della produzione di celle europeo di avere due fornitori di spicco per migliorare i processi e l’industrializzazione della tecnologia delle batterie. Le due aziende mirano a fornire ai produttori di celle e sistemi batteria delle soluzioni integrate per la produzione, supporto in loco per l’avvio delle operazioni e per la stessa manutenzione.

L’approccio a cui si mira è quello “local for local” e cioè produzione in loco destinata ai local. Si tratta di una prospettiva che rappresenta un ulteriore passo verso quello che è l’obiettivo di una mobilità a zero emissioni. L’Europa? Il mercato di riferimento, come anticipato, in cui il Gruppo Volkswagen, entro il 2030, prevede di costruire ben sei fabbriche per la produzione di celle.

La nuova partnership di Volkswagen e Bosch: obiettivi e dichiarazioni

Per far fronte alle ingenti richieste di mercato nel settore, entrambi i partner puntano a mettere a disposizione la gamma intera dei processi e dei componenti necessari alla produzione su larga scala di celle e di sistemi batteria. Ciò rappresenta per entrambe le aziende tedesche un ulteriore passo per raggiungere quel ruolo di primo piano nella mobilità elettrica che è conteso fra tanti (la ID. LIFE, una delle ultime soluzioni cittadine ed economiche di VW ne dimostra l’impegno).

Da una parte Volkswagen impegnerà le proprie risorse e conoscenze nel settore costruttivo dell’automotive, dall’altra Bosch che vanta un eccellente know-how nel campo dell’automazione industriale e nell’integrazione dei sistemi, che ha già dimostrato di avere a cuore da tempo.

L’obiettivo è predisporre la costituzione della nuova società che unisca le due aziende tedesche entro il 2022. E la recente firma fra Thomas Schmall, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen con responsabilità per la Tecnologia e CEO di Volkswagen Group Components, e da Rolf Najork, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Robert Bosch e Presidente del Comitato Esecutivo di Bosch Rexroth, ne costituisce il primo passo.

Quest’ultimo a tal riguardo ha dichiarato quanto segue: “Insieme al Gruppo Volkswagen, cerchiamo un modo per
industrializzare i processi produttivi delle celle batteria con attrezzature standardizzate. Partiamo dai migliori presupposti: Bosch non solo è il maggiore fornitore del settore automobilistico a livello globale, ma anche uno dei principali di apparecchiature industriali.

Comprendiamo il funzionamento della tecnologia delle batterie e sappiamo come produrle. Con oltre 135 anni di esperienza nel settore automobilistico e la nostra comprovata competenza nell’industrializzazione, vogliamo soddisfare la crescente domanda di batterie. L’industria europea ha il potenziale per diventare un driver tecnologico per la trasformazione ecologica dell’economia”.

Da parte sua, queste le parole di Tomas Schmall di Volkswagen: “L’Europa ha l’opportunità unica di diventare una potenza globale per le batterie, nei prossimi anni. La domanda relativa a tutti gli aspetti della loro produzione, comprese le attrezzature delle nuove gigafactory, è forte e in crescita. Il Gruppo Volkswagen e Bosch esploreranno le possibilità di sviluppare e plasmare questa nuova industria multimiliardaria nel nostro Continente.

La decisione di impegnarci attivamente nell’integrazione verticale della catena del valore della produzione di batterie genererà nuovi, significativi pool di profitti. Lavoriamo per costruire una filiera di approvvigionamento europea per la mobilità elettrica ‘made in Europe’ totalmente localizzata – un’opportunità rara nel panorama storico del business”.

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