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Rispetto al recente passato, con l’arrivo dell’ottava generazione la famiglia della Volkswagen Golf si è ridimensionata. La monovolume è uscita di scena e sono rimaste la berlina, che tutti conosciamo, e la station wagon, la Variant.

La protagonista di questo Perché Comprarla è proprio la familiare in allestimento Alltrack,  versione che potrebbe mettere d’accordo tutti dato che unisce in un’unica carrozzeria le qualità di una station wagon con quelle di un SUV alto da terra. Scopriamola insieme.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Comfort di marciaDotazione di serie da integrare
Abitabilità e capacità di caricoTasti a sfioramento poco pratici
Infotainment e connettivitàQuinto posto

Verdetto

8.3 / 10

La versatilità e le capacità su qualsiasi tipo di terreno di un SUV unite alla praticità e al piacere di guida di una station wagon. La Volkswagen Golf Variant Alltrack rappresenta l’identikit ideale della prima auto da famiglia per eccellenza: comoda, potente, spaziosa e tecnologica. E con la trazione integrale non bastano neve, terra e fango a fermarla.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Guardandola da davanti, difficile notare differenze con la Golf hatchback dato che le proporzioni e i dettagli sono pressoché identici. Basta spostarsi di profilo, però, per accorgersi della differenza, dato che le dimensioni sono molto diverse: la Variant è più lunga di 35 cm e tocca i 4 metri e 64, è larga quasi 1 e 80 e alta 1 metro e 51, e anche il passo è più lungo di 5 cm.

Il bagagliaio poi è molto grande, con il portellone si apre elettricamente rivelando un vano regolare nelle forme e sfruttabile in ogni suo centimetro. La capacità minima dichiarata è di 611 litri, che diventano oltre 1.600 andando ad abbattere gli schienali posteriori in configurazione 60/40 tramite le leve all’interno. Comoda la presenza della botola per far oggetti lunghi. La soglia di carico è bassa e, per l’organizzazione interna, ci sono ganci, anelli e una presa da 12V a disposizione, insieme a un doppiofondo dove nascondere oggetti preziosi o riporre la cappelliera quando la si toglie.

Volkswagen Golf Alltrack (2020)

Dietro, non si ha alcun problema a entrare dato che, da buona familiare, il tetto corre parallelo alla strada e l’altezza da terra superiore alla media facilita l’ingresso. Qui c’è spazio a sufficienza anche per i più alti per ginocchia, testa e piedi e, se si viaggia in quattro, si può sfruttare il bracciolo centrale che ha due portabicchieri integrati. Il quinto posto però è più sacrificato, ha meno spazio in altezza e il tunnel importante toglie spazio ai piedi. Sulla consolle centrale ci sono due prese USB di tipo C, le bocchette dell’aria e, su questa versione, una piccola plancia da cui regolare la temperatura della climatizzazione.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

4,64 metri

Larghezza

1,80 metri

Altezza

1,51 metri

Passo

2,68 metri

Dentro

 

Bagagliaio

611 / 1.642 litri

Plancia e comandi

Dentro si respira una bell’aria di modernità. Non ci sono tasti fisici e i pochi che ci sono sono tutti a sfioramento. Per il resto, i due schermi da 10” di infotainment e strumentazione sono i protagonisti in abitacolo, con l’impostazione che è e tutti i tasti esattamente lì dove devono essere. I materiali di rivestimento sono plastici e, per la maggior parte, piuttosto duri al tatto soprattutto nelle zone più nascoste alla vista. La percezione di qualità, però, passa anche dagli assemblaggi che sono solidissimi e non lasciano spazio a scricchiolii.

Volkswagen Golf Alltrack (2020)

Per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi, davanti alla leva del cambio shift by wire c’è un vano spazioso con la piastra per ricaricare ad induzione lo smartphone e, subito sopra, due presa USB di tipo C. Al centro del tunnel altri tre portaoggetti: uno piuttosto piccolo dalla forma allungata, uno con un portabicchieri a scomparsa e una 12V e un altro subito sotto al bracciolo. Le tasche nelle portiere, che sono anche rivestite in tessuto in modo da non far sbattere gli oggetti in movimento, sono nella media in quanto a grandezza, esattamente come il cassetto davanti al sedile del passeggero che, però, non è rivestito all’interno.

Come va e quanto consuma

La Volkswagen Golf Variant si guida molto bene in tutte le situazioni in cui è possibile metterla alla prova, anche in questa versione rialzata. Partendo dalla città, è vero che con oltre 4 metri e 60 di lunghezza districarsi tra le strade più piccole – e soprattutto trovare parcheggio – non è cosa da poco, ma per tutte le manovre vengono in soccorso i sensori davanti e dietro. Non c’è la retrocamera, che è optional e a cui assolutamente non rinunceremmo, ma le superfici vetrate sono ampie e regolari e si percepiscono bene gli ingombri della carrozzeria. La visibilità è buona in tutte le direzioni.

Il motore sotto il cofano di questa Alltrack è il 2.0 turbodiesel da 200 CV e 400 Nm di coppia in dotazione anche alla Golf GTD, un propulsore elastico che esalta le doti da passista di questa wagon. In autostrada divora km nel comfort più totale: l’insonorizzazione è di buon livello su tutti i fronti – considerate che a 130 orari il motore gira a circa 2.100 giri – e anche i fruscii aerodinamici sono isolati complice la sezione frontale della macchina molto aerodinamica.

Volkswagen Golf Alltrack (2020)

La trazione integrale 4Motion, di serie su questa versione, garantisce sempre una buona dose di motricità anche quando si cominciano a vedere le curve con il motore che, con il supporto del cambio automatico DSG che è una garanzia, lavora sempre nel suo range di giri ottimale. La coppia è tanta e non c’è mai bisogno di tirare le marce andando a solleticare il limitatore, con la risposta che può essere adattata intervenendo sulle varie modalità di guida di guida disponibili.

Ottima la possibilità di tarare gli ammortizzatori a controllo elettronico su ben 15 posizioni diverse, e non solo sulle mappature tradizionali Comfort o Sport. Le sospensioni hanno un’escursione ampia e questo aiuta anche quando si affrontano tratti in fuoristrada, copiando bene il fondo stradale e assorbendo sia le asperità ripetute come, per esempio, il pavé sia quelle più secche. Non arrivano quasi mai a fondo corsa e l’abitacolo è sempre ben isolato dalle vibrazioni, merito anche dei cerchi dal diametro non esagerato (18″).

Volkswagen Golf Alltrack (2020)

Lo sterzo, da tradizione Volkswagen è preciso e reattivo anche ai piccoli angoli volante. È possibile modificarne la pesantezza, il carico, ma rimane sempre un po’ troppo leggero anche nella modalità più affilata.

Per quanto riguarda i consumi, in città abbiamo percorso più di 13 km con un litro di gasolio, oltre 20 in extraurbano e circa 15 e mezzo in autostrada a velocità di codice, il tutto per una media di più di 16 km al litro che corrispondono a circa 6,1 litri ogni 100 km.

Versione provata

 

Motore

2.0 turbodiesel

Potenza

200 CV

Coppia

400 Nm

Cambio

Automatico a 7 marce

Trazione

Integrale

Prezzi e concorrenti

Da listino, servono poco più di 44 mila euro per mettersi in garage una Volkswagen Golf Variant Alltrack. L’unico motore al momento disponibile è il 2.0 turbodiesel da 200 CV di questa prova, abbinato di serie alla trazione integrale 4Motion e al cambio automatico DSG.

Volkswagen Golf Alltrack (2020)

Se non avete particolari esigenze fuoristradistiche, guardando in casa Volkswagen la Golf Variant standard o la poco più grande Passat Variant potrebbero rappresentare una buona alternativa a questa Alltrack. Per quanto riguarda altre possibili concorrenti, ci sono la Skoda Octavia Wagon Scout, che però è a trazione anteriore, e la Ford Focus Wagon Active, con entrambe che hanno dimensioni e prezzi simili alla Golf. C’è poi anche la Subaru Outback che, però, è più lunga così come alternative più costose del calibro dell’Audi A4 Allroad, della Mercedes Classe C Allterrain e della Volvo V60 Cross Country.

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