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BMW entra nel vivo dei festeggiamenti per i 50 anni di attività della divisione M. Per celebrare l’anniversario, al Concorso d’Eleganza Villa d’Este debutta in anteprima mondiale la M4 CSL.

La declinazione più estrema ed esclusiva della coupé tedesca che verrà prodotta da luglio in appena 1.000 esemplari è una vera supercar senza compromessi che mantiene fede al suo DNA portando avanti una storica tradizione.

Una M4 da “competizione”

Competition, Sport, Lightweight”: è questo il significato dell’acronimo di CSL. Iniziando dal primo concetto, la M4 CSL prosegue la dinastia avviata dalla 3.0 CSL degli anni ’70 e proseguita nel tempo dalla M3 CSL del 2003. Inoltre, la nuova creatura di Monaco condivide buona parte dei suoi geni con la M4 GT3 ed ecco perché i tempi rilevati durante i test al Nurburgring sono davvero notevoli.

BMW parla di un giro veloce di 7’20″207 nella variante lunga da 20.832 metri dell’Inferno Verde: un tempo più rapido di una Ferrari 488 GTB (e appena tre secondi peggiore di una Porsche 911 Turbo S) che fa della M4 CSL la stradale bavarese più veloce di sempre.

Il merito è da condividere con le sostanziali modifiche al motore 3.0 biturbo a sei cilindri in linea.

Il propulsore S58 di M3 e M4 Competition (e prossimamente anche di M3 Touring) è stato portato da 510 a 550 CV, con un’accelerazione 0-100 km/h abbassata ad appena 3,7 secondi e uno 0-200 km/h coperto in 10,7 secondi. La velocità massima, invece, sfiora i 307 km/h.

BMW M4 CSL (2022)

Numeri da paura se si considera che la CSL si affida esclusivamente alla trazione posteriore e non può essere richiesta in nessun modo con la trazione xDrive a quattro ruote motrici.

Tante soluzioni tecniche per il motore sono state adottate dalla M4 GT3, come la tecnologia dei turbo agli alti regimi, l’impianto di raffreddamento specifico e scarichi ad alte prestazioni. Il cambio, invece, è un automatico a 8 rapporti M Steptronic con una taratura personalizzata per la CSL.

Una sportiva purissima

La BMW viene presentata nell’esclusiva tinta opaca Frozen Brooklyn Gray (in alternativa si possono scegliere le colorazioni Alpine White e Sapphire Black) con superfici in carbonio e accenti rossi per esaltarne il lato più cattivo. Le differenze rispetto alle altre M4 sono evidenti e si notano nel cofano con la doppia bombatura in fibra di carbonio, i badge neri e le prese d’aria ancora più aggressive.

Quando la vettura viene sbloccata, i fari BMW Laser s’illuminano di giallo come chiaro riferimento al mondo delle corse. Speciale anche la firma luminosa dei fari posteriori che sono dotati di una tecnologia inedita per creare un effetto tridimensionale.

BMW M4 CSL (2022)

Ma la M4 CSL non è solo apparenza. Gli ingegneri BMW hanno rivisto la rigidità della carrozzeria per gestire al meglio il surplus di potenza e la riduzione del peso complessivo. Inoltre, sono state installate nuove sospensioni che hanno abbassato la vettura di 8 mm rispetto a una M4 Competition.

Inoltre, il controllo di trazione si può regolare in 10 livelli differenti. Quelli più bassi riducono l’aderenza delle ruote posteriori rendendo più facili i drift, mentre i livelli più alti sono pensati per la massima stabilità di guida e per le sessioni in pista. Sempre a proposito di grip, la CSL monta cerchi in lega leggera da 19” davanti e 20” dietro su pneumatici sviluppati appositamente per questo modello da 275/35 ZR19 all’avantreno e 285/30 ZR20 al retrotreno.

“L” come leggerezza

La BMW M4 CSL tiene assolutamente fede anche al concetto di leggerezza, con un peso contenuto in 1.625 kg, contando un pieno di benzina. Per “dimagrire” di 109 kg rispetto a una M4 Competition, la supercar di Monaco è andata incontro ad una dieta draconiana, a partire dalla rimozione del divano posteriore e dalla presenza dei sedili M Carbon con intelaiatura in fibra di carbonio, che insieme hanno contribuito ad abbassare di 45 kg i conti sulla bilancia.

BMW M4 CSL (2022)
BMW M4 CSL (2022)

Altri 21 kg sono stati risparmiati intervenendo sulla telaistica attraverso l’installazione di un impianto frenante M con dischi in carboceramica, oltre a nuove sospensioni e relativi braccetti.

In aggiunta, 15 kg in meno si sono ottenuti rimuovendo alcuni pannelli per l’isolamento acustico, mentre un’altra riduzione di 8 kg è arrivata grazie ad un impianto di scarico con silenziatore in titanio e alla presenza di una nuova calandra, nuove luci posteriori, tappetini e impianto di aria condizionata.

Senza contare che il largo impiego di componenti in fibra di carbonio su cofano, bagagliaio e plancia ha ulteriormente contribuito ad abbassare il peso complessivo.

Cockpit da corsa

Fibra di carbonio e alcantara a perdita d’occhio. È così che si presentano gli interni della M4 CSL che mettono insieme il massimo del lusso e della sportività. I sedili M Carbon con cinture a sei punti si regolano in profondità solo manualmente (un’altra chicca per contenere il peso), mentre per cambiarne l’altezza è necessario recarsi in officina.

I dettagli in M Alcantara e i rivestimenti in pelle Merino aumentano ulteriormente la sensazione di cura dell’abitacolo e non mancano i vari riferimenti al modello “CSL” coi relativi badge su plancia e sedili.

BMW M4 CSL (2022)

La strumentazione tecnologica standard è il BMW Live Cockpit Professional che consiste in uno schermo centrale da 10,25” e in un quadro digitale da 12,3” davanti al guidatore.

Grafiche e funzioni sono specifiche per la CSL e tra queste troviamo l’M Drive Professional che include app come l’M Drift Analyzer, l’M Laptimer e la gestione personalizzata delle varie modalità di guida. A completare la dotazione ci sono le BMW Maps, il BMW Intelligent Personal Assistant, l’head-up display e il BMW Drive Recorder.

Il prezzo è ancora sconosciuto, ma l’impressione è che l’assegno da staccare supererà abbondantemente i circa 100.000 euro necessari per un’M4 “base”.

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