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Con una sola parola, tutto può cambiare. Che nel caso delle auto solitamente è una questione di motori, potenza, tipo di carrozzeria o magari anche allestimento.

Per la Mazda 2 invece è stato molto di più: l’aggiunta del termine “Hybrid” non serve solo a specificare la sua natura ibrida di tipo full, ma anche un cambiamento totale dalla carrozzeria al telaio, passando per i motori. Scopriamola in questo #PerchéComprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piaceNon ci piace
Consumi davvero ridottiReattività e grafica dell’infotainment
Comfort di marciaManca il piano di carico
Piacere di guida 
ADAS ben tarati e sempre di serie 

Verdetto

8.0 / 10

La parola chiave della Mazda 2 Hybrid è senza ombra di dubbio “efficienza“, in un buon equilibrio fra dimensioni compatte e sfruttabilità. È confortevole, con un minimo di attenzione consuma pochissimo ed è anche coinvolgente da guidare. 

Come unica auto da famiglia è un po’ piccola, ma come seconda macchina da città raccoglie tutte le qualità che servono, fra l’altro con un listino semplice ma molto chiaro, e con dispositivi importanti di assistenza alla guida sempre di serie. 

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Se vi sembra di averla già vista con un altro nome, avete ragione: la Mazda 2 Hybrid infatti è frutto di una collaborazione con Toyota, da cui la grande somiglianza con la Yaris. La carrozzeria quindi è quella di una segmento B poco sotto i 4 metri di lunghezza, con forme muscolose e allargate, ma pur sempre contenute e adatte alla città.

A differenziare la Mazda 2 Hybrid dalla Yaris ci pensano dettagli di stile, come il disegno dei cerchi in lega specifici, oltre naturalmente ai marchi del brand sul frontale e al posteriore. 

Mazda2 Hybrid (2022)

Le forme grintose obbligano a qualche rinuncia per il bagagliaio, che però con 286 litri rimangono nella media per un auto di queste dimensioni. Volendo si possono abbattere i sedili in configurazione 60:40, per arrivare a un massimo di 950 litri. Tenete però presente che non è disponibile un piano di carico piatto per azzerare lo scalino.

Mazda2 Hybrid (2022)

La portiera posteriore non ha un’apertura molto ampia, e tocca piegare un po’ la testa per entrare, ma una volta a bordo c’è il “giusto” spazio. Anche col sedile guida regolato per me che sono alto 1 metro e 90, ho molto spazio per i piedi e sfioro con la testa e le ginocchia, ma rimanendo a mio agio. Per capirci, una persona sui 180 centimetri sta seduta comoda.

Le misure

 

Fuori

 

Lunghezza

3,94 metri

Larghezza

1,75 metri

Altezza

1,47 metri

Passo

2,56 metri

Dentro

 

Bagagliaio

286 – 950 litri

Plancia e comandi

La collaborazione costringe a far venir meno quello che può essere il “family feeling” di Mazda nel design, ma ciò che resta sicuramente è il buon livello di qualità progettuale degli interni. Plastiche solide e ben assemblate si alternano a superfici piacevoli da toccare, morbide e anche “ecologiche” come, per esempio, i braccioli anteriori in cartone pressato.

La plancia poi è molto pratica, nel senso che dove possibile si è ricavato dello spazio utile per riporre gli oggetti. Il pozzetto in basso, sotto il climatizzatore automatico, è profondo e dotato di ricarica wireless sugli allestimenti più ricchi, ma c’è anche un secondo ripiano sotto la console centrale – utile ad esempio per il portafogli. Vani come il bracciolo o le tasche sulle portiere non sono generose in termini spazio, ma nel complesso si trova sempre posto dove riporre tutto il necessario.

Mazda2 Hybrid (2022)

Il sistema di infotelematica della versione base è da 7 pollici, mentre a partire dall’allestimento intermedio “Agile” si passa al touchscreen da 8 pollici. La grafica non è molto moderna, ma è chiara e tutte le informazioni sono raccolte in sottomenù a cui si può accedere anche dai tasti fisici sui lati dello schermo. La reattività di risposta del sistema è un po’ sotto la media, ma c’è la radio DAB e anche la connessione alla rete Wi-Fi. Sull’esemplare in prova non è presente il navigatore, ma si può sempre contare sulla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto. 

Mazda2 Hybrid (2022)

Come va e quanto consuma

La Mazda 2 Hybrid è la prima ibrida full del brand giapponese. Sotto il cofano c’è un 1.5 tre cilindri a benzina che, con il modulo elettrico, arriva ad una potenza complessiva di 116 CV.

Il motore elettrico da solo offre 59 kW, cioè 80 CV, e in effetti la sua spinta è vigorosa e sempre presente – nel senso che in città l’auto va in elettrico se si è delicati col gas, e lo spunto ovviamente non manca, ma anche quando si affonda sull’acceleratore è sempre il propulsore elettrico a dare la spinta iniziale, in attesa che il termico si accenda e inizi a lavorare.

Mazda2 Hybrid (2022)

L’attesa di cui parlo comunque è davvero poca, perché il cambio è molto pronto, c’è meno “effetto scooter” rispetto ai sistemi di qualche anno fa, e lavora bene in sinergia con l’elettrico per rendere il tutto più fluido o, quando necessario, il più scattante possibile. Non ci sono le palette al volante, ma si può selezionare la modalità Drive per far scorrere di più l’auto in rilascio, oppure la Brake per aumentare la forza frenante.

Nel complesso poi la Mazda 2 si guida bene fra le curve, è reattiva e coinvolgente – merito anche di una posizione di guida comoda e di uno sterzo rapido e preciso, ma anche leggero. Come per tutte le ibride il freno è un po’ spugnoso nella prima parte della corsa, ma ci si abitua in fretta a dosarlo per sfruttare la rigenerazione senza far intervenire i freni meccanici.

Mazda2 Hybrid (2022)

E poi c’è l’assetto irrigidito, che riduce al minimo il rollio e fa davvero divertire quando si alza il ritmo fuori dai centri abitati. L’altra faccia della medaglia è che nella guida in città le buche più secche si fanno sentire un po’, mentre non ci sono problemi sulle ondulazioni più lente o sul pavé.

La città comunque resta l’habitat naturale di questa tipologia di auto, e la lunghezza inferiore ai 4 metri rende la Mazda 2 Hybrid agilissima: trovare parcheggio è facile, ma anche parcheggiare a tutti gli effetti perché la forma squadrata e l’ottima visibilità fanno percepire bene le dimensioni. Per sicurezza comunque sono disponibili i sensori sia davanti che dietro, insieme alla retrocamera che non ha una risoluzione altissima, ma fa bene il suo lavoro.

Parlando di consumi, in città è realmente facile percorrere 20 km con un litro, peraltro senza fare nemmeno troppa attenzione. Fuori dai centri abitati, a velocità costante, si possono toccare i 27 km con un litro, che scendono anche a meno di 11 km con un litro quando ci si diverte fra le curve. In autostrada si sta sui 16 km con un litro, per una media generale di circa 18 km al litro, ovvero 5,5 litri ogni 100 km. 

Versione provata

 

Motore

1.5 benzina a tre cilindri full hybrid

Potenza

116 CV

Coppia

120 Nm (Termico) | 141 Nm (Elettrico)

Cambio

Automatico a variazione continua

Trazione

Anteriore

Prezzi e concorrenti

Per la Mazda 2 Hybrid si parte da un prezzo di listino pari a 20.300 euro nella versione base, chiamata Pure, poi la gamma prosegue con due allestimenti: il secondo è l’Agile, che parte da 22.350 euro, mentre il top di gamma Select – come l’esemplare in prova – parte da 25.900 euro. Ovviamente sconti ed incentivi esclusi. 

Se si parla di rivali, è impossibile non pensare immediatamente alla sua controparte Toyota, la Yaris Hybrid, che ha un prezzo d’attacco superiore ma anche più allestimenti fra cui scegliere. Le altre concorrenti di segmento B full hybrid sono sostanzialmente due, entrambe sopra i 4 metri di lunghezza: la Honda Jazz – anche lei molto efficiente – e la Renault Clio, che è la più potente. Se però pensiamo anche ad auto con motori tradizionali o mild hybrid, allora la lista si allunga a dismisura: Ford Fiesta, Suzuki Swift, Hyundai i20 e molte altre da praticamente ogni parte del mondo.

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