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Una coupé tedesca compatta, stilosa e con una frizzante gamma motori. No, non parliamo della Calibra, bensì della Opel Tigra.

Ricordate quella linea filante, quel lunotto posteriore curvo e quei posti dietro di fortuna? No? Allora è il momento di sedervi comodi e gustarvi questo fiammante Perché Comprarla Classic.

Storia

Siamo negli anni 90’, il Millennium Bug non è ancora nell’aria e le coupé, di tutti i marchi, sono il sogno proibito di molti giovani, che non smettono di ricercare il brivido. In quel di Russelsheim si pensa a come cambiare la comune idea di coupé grande grossa e costosa, ormai ben radicata, grazie al successo di BMW, con la Serie 3 E36, che di li a pochissimi anni avrebbe lasciato il posto alla più moderna E46, o di Mercedes con la CLK W208, classica nello stile ma con motorizzazioni “importanti”.

Opel Tigra
Opel Tigra

Seguendo il percorso tracciato pochi anni prima con la Calibra, il Blitz tedesco rielabora l’allora plurivenduta Corsa B in chiave più filante. Ne nasce una piccola coupé tascabile 2+2 posti con un bagagliaio di tutto rispetto e uno stile che subito strizza l’occhio ai più giovani, per via anche del prezzo piuttosto contenuto e di poco superiore all’utilitaria da cui deriva. La risposta è quindi Tigra!

Dopo l’iniziale presentazione alla stampa al Salone di Francoforte del 1993, debutta ufficialmente sul mercato nel 1994, con due motori: il 1.4 da 90 CV e il corposo 1.6 da ben 106 CV, oggetto della nostra prova.

Entrambi l’accompagneranno fino alla fine della carriera, nel 2001, per tutti i 250.000 esemplari prodotti e fino all’omologazione (solo) Euro 2, un aspetto questo da tenere in considerazione in fase di acquisto, se prevedete di usare l’auto nelle grandi città italiane.

Opel Tigra
Opel Tigra

Pro & Contro

Motori di grande cubatura, aspirati e con rapporti al ponte piuttosto lunghi, questa era la Germania degli anni 80’ e 90’, auto pensate per i grandi allunghi autostradali negli anni d’oro delle Autobahn. Caratteristiche che si ritrovano anche nella piccola Opel Tigra, di cui uno degli aspetti positivi più importanti è proprio la velocità di 130 km/h raggiunta esattamente ai 4.000 giri, in pieno regime di coppia del motore. Questo significa consumi relativamente contenuti per le lunghe trasferte autostradali, tra i 14 e i 16 km/l con un piede leggero, ma un acceleratore subito pronto ad allungare, fino ai 203 km/h di velocità massima dichiarata, alla visione del cartello bianco barrato, senza dover accedere alla quarta marcia.

Opel Tigra
Opel Tigra

Il tutto condito da un sound di aspirazione molto gradevole e coinvolgente e un assetto ben sostenitivo grazie alle molle Irmsher fornite dalla casa (optional), anche nei veloci curvoni autostradali come, per esempio, quelli dell’appennino Toscano. Completano la dotazione l’impianto audio Philips, con ancora oggi una buona qualità sonora e un bagagliaio pronto a qualsiasi genere di trasferta.

Il rovescio della medaglia lo si trova in una posizione di quida limitante per le persone più alte, con volante non regolabile in altezza e profondità, nei freni sottodimensionati per la verve del 1.6, nella scarsa visibilità posteriore e nella ancor più scarsa reperibilità dei ricambi. Aspetto questo che meriterebbe un paragrafo dedicato e che dovreste ben tenere a mente qualora steste considerando l’acquisto della piccola coupé di Russelsheim. In particolare i ganci che fissano le minigonne laterali e il portellone posteriore con l’enorme vetro curvo oscurato sono, oggi, praticamente introvabili.

Opel Tigra

Meccanicamente parlando però, come quasi tutte le Opel degli anni 90’ la Tigra si rivela notoriamente affidabile, con qualche eccezione per alcune componentistiche particolari. Da ricordare però che, parlando di auto con oltre 20 anni, le rotture possono essere sempre dietro l’angolo, lo sappiamo bene, e con la Tigra dovrete fare i conti con uno spazio nel vano motore praticamente minimo. Anche cambiare la valvola EGR o la cinghia di distribuzione, che si consiglia ogni 4 anni o 60.000km, può risultare un’ardua impresa.

Prezzi

La nostra Tigra vi ha conquistato? Sappiate che acquistarla non è affatto per pochi, i prezzi possono variare dai 1.500 euro per una 1.4 base, passando per i 3.500 euro dell’esemplare in prova, 1.6 e con una cospicua lista di optional, fino agli oltre 4.000 per una final edition o una Sports, con pacchetto Irmscher, spoilerino e cerchi dedicati (oggi introvabili).

Se volete sapere come va e volete scoprire qualche altra curiosità guardate il video del nostro Andrea e fateci sapere cosa ne pensate sui nostri profili social di Facebook e Instagram.

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