Se escludiamo la breve parentesi del motore 4.5 V8 prodotto a cavallo tra il secondo e terzo millennio per le ammiraglie Proudia e Dignity, la vetta della produzione motoristica di Mitsubishi è rappresentata da un V6 capace di restare sulla breccia, con molte evoluzioni, per ben 35 anni.

Il 6G7, sigla che identifica il progetto base ed è seguita da una ulteriore cifra, da 1 a 5, a indicare le diverse varianti di cilindrata, vanta infatti una carriera iniziata nel 1986 e terminata soltanto nel 2021 e spesa tra berline, sportive, fuoristrada e SUV. Tra i più eclatanti, per il pubblico europeo, l’adrenalinica 3000 GT e le versioni top di Pajero.

6G71, l’esordio

La prima variante di questo V6 di 60° progettato per essere installato sia trasversalmente sia longitudinalmente e adattarsi a piattaforme diverse, debutta nel 1986: ha una cilindrata di 2 litri (1.998 cc) ed è l’unica versione a corsa lunga, (le misure del cilindro sono 74,7 x 76 mm) mentre tutte le successive saranno superquadre, con alesaggio maggiore della corsa.

I primi modelli a montarlo sono le berline Galant (arrivata anche dalle nostre parti), Diamante e Debonair. Su quest’ultima è proposto anche in versione turbo da 150 CV, mentre per le altre la potenza va da 105 a 120 CV a seconda del tipo di alimentazione con iniezione single o multipoint. La distribuzione è a due valvole per cilindro con albero a camme singolo per bancata.

Dodge Stealth Twin Turbo 1991

6G72, il tuttofare

La seconda variante, da 3 litri, arriva praticamente insieme a 2.0 ed è destinata alla maggior diffusione oltre che al maggior numero di varianti. Si parte da quella con assi a camme singoli per bancata e una potenza base di 141 CV, utilizzata anche su alcune vetture del Gruppo Chrysler come i monovolume Dodge e Plymouth “gemelli” di Voyager, per passare a quelle a 24V monoalbero e bialbero.

Questo motore, prodotto dall’86 al 2021, ha alesaggio e corsa aumentate a 91,1 x 76 mm per 2.972 cc e rapporto di compressione di 10:1 che scende a 8:1 sulle varianti biturbo. Queste sono realizzate sulla base della configurazione a 24V e toccano i 225 CV per gli aspirati e fino ai 320 sui biturbo che utilizzano compressori prodotti dalla stessa Mitsubishi.

Mitsubishi 3000 GT 1990

La variante con alberi singoli ma 24V è realizzata per alcuni modelli destinati al mercato giapponese ed è su questa debutta la prima versione della tecnologia per il controllo delle valvole MIVEC grazie alla quale si raggiungono i 273 CV. 

Tra i “clienti” illustri del tre litri questo motore, oltre a Pajero di seconda generazione dall’88, ci sono la sportiva 3000 GT e la sua gemella americana Dodge Stealth. Il motore cambia però a seconda dei mercati: la Stealth offre come base la versione 12V da 166 CV seguita dai bialbero 24V, mentre il biturbo tocca i 304 CV, poi 320, negli USA, ridimensionati a 286 in Europa e 280 in Giappone.

Mitsubishi Galant V6 GTZ 1998

Mitsubishi Galant V6 1998

6G73, l’intermedio

Il V6 da 2,5 litri, prodotto tra il 1990 e il 2000, è concepito in particolare per essere montato nei cofani meno spaziosi: ha teste in alluminio a profilo ribassato e un sistema di distribuzione con albero singolo e 24V comandate da un sistema di bilancieri che agiscono su quelle di scarico.

Sono le stesse poi utilizzate sulle varianti SOHC 24V del 3.0 da cui questo motore è stato derivato riducendo l’alesaggio a 83,5 mm e la cilindrata a 2.497 cc. Arriva a 163 CV e viene proposto anche su vetture Chrysler e Dodge tra cui Stratus e Avenger.

Mitsubishi Pajero Evolution 1997

Mitsubishi Pajero Evolution 1997

6G74, quello “da corsa”

La versione da 3,5 litri appare per la prima volta nel ’92 ed è ottenuta aumentando sia l’alesaggio sia la corsa a 93 x 85,8 mm. Tutte le versioni hanno 24V, ma con distribuzione ad asse a camme singolo o doppio (SOHC o DOHC) e per le seconde anche delle varianti con sistema MIVEC. Nel 1997 riceve il sistema di iniezione diretta GDI che ne fa il primo V6 di serie dotato di questa tecnologia.

Non esiste in versione turbocompressa ma è il più potente degli aspirati ed è utilizzato anche su vetture “firmate” Ralliart. Il range va dai quasi 190 CV dei monoalbero di base fino a 245 dei DOHC MIVEC, che salgono ancora a 284 CV sullo speciale Pajero Evolution.

Mitsubishi Eclipse GT Spyder 2006

Mitsubishi Eclipse GT Spyder 2006

6G75, il top

Introdotto soltanto dal 2003, il V6 da 3,8 litri sostituisce il 3.5 su alcuni modelli, tra cui Pajero, per compensare le restrizioni dovute alle nuove normative sull’inquinamento offrendo una migliori gestione delle emissioni e una copia più robusta, che arriva a sfiorare i 400 Nm sulle versioni più potenti da quasi 280 CV. La cilindrata di 3.828 è ottenuta aumentando ancora alesaggio e corsa a 95 x 90.

Pajero è il primo a introdurlo in gamma e l’ultimo ad abbandonarlo con l’uscita di produzione del modello stesso, nel 2021. Oltre a lui lo adottano anche Galant, la coupé Eclipse e il SUV Endeavor.

Codice motoreCilindrataPotenzaCoppiaProduzioneModelli
6G711.998 ccda 105 a 150 CVda 158 a 221 Nm1986-1992Mitsubishi Galant, Debonair e Diamante
6G722.972 ccda 141 a 320 CVda 233 o 427 Nm1986-2011Mitsubishi Debonair, Sigma, Pajero, Mighty Max, 3000 GT, Diamante, L200, Delica, Pajero Sport, Galant ed Eclipse. 
Dodge Ram 50 e Stratus
6G732.497 cc161 CV221 Nm1990-2002Mitsubishi Diamante e Galant.
Dodge Stratus e Avenger
6G743.497 ccda 189 a 280 CVda 306 a 333 Nm1992-2015Mitsubishi Debonair, Pajero, Diamante, Proudia, Montero Sport, Magna, Pajero Sport, L200 e Triton
6G753.828 ccda 218 a 279 CVda 339 a 393 Nm 2003-2021Mitsubishi Pajero, Endeavor, Galant, 380 ed Eclipse

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